• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

AVIENO

di Carlo Landi - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

AVIENO (Rufius Festus Avienus)

Carlo Landi

Poeta didattico latino, in massima parte traduttore dal greco, vissuto nel sec. IV d. C. In un'iscrizione metrica dedicatoria alla dea Nortia (specie di Fortuna etrusca) si dichiara nato a Bolsena (lare cretus Vulsiniensi) e discendente dal filosofo Musonio; aggiunge che abitò in Roma, ebbe due proconsolati, scrisse molti versi, fu uomo onesto, marito e padre felice. Quell'iscrizione lo mostra anche tenace pagano e, per la credenza nel fato, aderente alle idee stoiche. Possediamo di lui un poemetto astronomico e due geografici, oltre a un carme di 31 esametri in cui prega l'amico Flaviano di mandargli dei melograni d'Africa per rimedio alle sue sofferenze di stomaco. Il primo poemetto, Phaenomena, è traduzione del poema di Arato dallo stesso titolo; terza dopo quelle di Cicerone e di Germanico, alle quali è superiore per fedeltà ed eleganza e per esattezza di cognizioni scientifiche, desunte anche da altre fonti, non esclusi gli scolî Aratei. Sono poi di soggetto geografico: a) la Descriptio orbis terrae in 1393 esametri, parafrasi con addizioni in più luoghi della Periegesi di Dionisio alessandrino (detto il Periegeta) dei primi tempi dell'Impero, il quale però non vi è mai nominato, come invece accade nell'opera seguente in cui è detto haud respuendus testis; b) la Ora maritima, poemetto di cui non ci rimane che parte del primo libro, ove in 713 trimetri giambici si descrivono le coste dell'impero dalla Britannia fino a Marsiglia, mentre è perduto il seguito della descrizione che doveva giungere sino al Ponto Eussino. Quest'ultimo lavoro, per noi il più importante, benché di forma meno attraente, viene spesso allegato come fonte storica per la descrizione delle coste di Gallia e di Spagna nell'antichità. Non se ne conosce l'originale greco, che si ritiene fosse un antico periplo, dallo Schulten collocato intorno al 530 a. C. (con giunte tratte da un poemetto geografico del 100 circa av. C.), ma più probabilmente del sec. IV a. C., a giudizio del De Sanctis e d'altri. Lo stesso A. dice d'avere integrato la descrizione con il sussidio di Sallustio, che nelle Historiae faceva un excursus de situ Ponti, e con altre aggiunte di varia provenienza. È poi noto da Servio che A. si esercitò a ridurre in versi giambici le favole dell'Eneide e le storie di Livio (quest'ultime certo in compendio); talché il complesso dell'opera sua veniva ad abbracciare tutto l'universo, dal cielo alla terra, dal mito alla storia di Roma. Lo stile risentì dell'enfasi del tempo.

L'inscrizione autobiografica in Corp. Inscr. Lat., VI, 537 = Dessau, 2944. Il testo degli Aratea è fondato sul cod. Vindobonense 1 i7 del sec. X e sull'Ambrosiano D. 52 inf. del sec. XV, che contiene altresì la Descriptio o. t.; per l'Ora mar. ha valore di manoscritto l'ediz. principe di G. Valla (Venezia 1488), come anche per il carme a Flaviano. Dopo le edizioni antiche e quelle nei Poetae latini minores del Lemaire e del Wernsdorff e nei Geographi graeci min. di C. Müller ecc., ripubblicò gli Aratea A. Breysig, Lipsia 1882, tutte le opere A. Holder, Innsbruck 1887, l'Ora marit. A. Schulten, Barcellona 1922 (cfr. G. De Sanctis, in Riv. diffilol., 1923, p. 126), e A. Blázquez, Madrid 1924, con uno studio geografico.

Bibl.: E. Kosten, De Av. Dionysii interprete, Bonn 1888; G. Kirner, Intorno all'Ora mar. di Av., in Studi stor., II (1893); A. Oliveri sulla traduz. d'Arato, in Riv. di stor. ant., III (1898), p. 132; C. Ihnemann, De Av. in vertendis Ar. arte et ratione, Gottinga 1909; M. Schanz, Geschichte der röm. Litteratur, IV, i, Monaco 1914, p. 14 segg.; A. Garroni, Studi di antichità, Roma 1918.

Vedi anche
periplo Nome usato nella più antica letteratura greca per indicare la descrizione dei porti di un determinato mare, con le indicazioni utili alla navigazione e talora con notizie etnografiche e sulle forme di vita politica e religiosa. I p. più antichi risalgono alla geografia ionica arcaica, come il p. di Scilace ... Arato di Soli Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad Atene la scuola stoica di Zenone e fu amico di Callimaco; dal 276 a. C. fu a Pella poeta ufficiale ... Imilcóne 1. Navigatore cartaginese, contemporaneo di Annone il Navigatore; forse fratello di quello, e figlio di Amilcare, il generale cartaginese morto a Imera (480 a. C.), I. fu mandato a esplorare le coste occidentali d'Europa, dove fondò emporî coloniali e commerciali; probabilmente raggiunse la costa meridionale ... Tartesso (gr. Ταρτησσός) Denominazione data dagli Orientali prima e poi dai Greci ai luoghi dell’estremo Occidente da cui provenivano i metalli (specialmente lo stagno). Non è chiaro se il nome significasse solo «terra del metallo» e se, prima di localizzarsi nell’Andalusia (Spagna), fosse dato ad altre regioni. ...
Tag
  • TRIMETRI GIAMBICI
  • BARCELLONA
  • MARSIGLIA
  • INNSBRUCK
  • SALLUSTIO
Altri risultati per AVIENO
  • Avièno, Rufo Festo
    Enciclopedia on line
    Poeta didattico latino, di Bolsena (4º sec. d. C.). Scrisse una traduzione dei Fenomeni di Arato, già tradotti da Cicerone e da Germanico, un'opera geografica (Descriptio orbis terrae) in 1393 esametri, che, per la maggior parte, è una parafrasi dell'opera di Dionisio il Periegeta, e un poemetto (Ora ...
Vocabolario
chiana
chiana s. f. [prob. voce etrusca, mantenuta viva in Toscana dal toponimo Clanis = Chiana, fiume e valle]. – Luogo paludoso, pianura dove stagnano le acque: Tutto quel giorno cavalcato avieno Per boschi, per burron, per mille c. (Pulci)....
femminino
femminino (ant. e poet. feminino) agg. [dal lat. femininus, come termine gramm.], letter. – Femminile, cioè proprio, caratteristico della donna: tre furie ... Che membra feminine avieno e atto (Dante); nei begli occhi fermi Rideva una blandizie...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali