AVENZOAR (Ibn Zuhr)
Famoso medico arabo musulmano di Spagna, nato a Siviglia fra il 484 ed il 487 èg. (1091-1094 d. C.), vissuto ora in Spagna ed ora nel Marocco e colmato di onori dalla dinastia degli Almohadi (v.); morì a Siviglia nel 557 èg., 1162 d. C. Scrisse parecchie opere mediche, fra le quali le più notevoli sono l'at-Taisīr fī 'l-mudāwāh wa 't-tadbīr "La facilitazione nella cura (delle malattie) e nel regime", composta a domanda del suo illustre amico il filosofo Averroè (v.), e l'al-Iqtiṣād fī işlāḥ al-anfus wa 'l-aǵsād "Il giusto mezzo nel migliorare le anime ed i corpi", scritto per ordine d'un principe almohade. Il Colin così riassume i suoi meriti: "Nella teoria medica egli accoglie la dottrina degli umori come Galeno e, per quanto concerne l'applicazione, pone come principio che l'esperienza è la vera guida e la base migliore della pratica medica; ha non soltanto vedute originali sui fatti già noti, ma anche vere novità, quali la descrizione dei tumori del mediastino e dell'ascesso del pericardio, non menzionati prima di lui. Fu il primo degli Arabi ad ammettere la tracheotomia; conosce l'alimentazione artificiale tanto per la via dell'esofago quanto per via rettale e ne spiega abbastanza bene il meccanismo".
Il suo nome completo era Abū Marwān ‛Abd al-Malik ibn Abī 'l-‛Alā' Zuhr, detto Ibn Zuhr come i suoi prossimi ascendenti e i suoi discendenti; perciò nelle traduzioni medievali latine, fatte attraverso le versioni ebraiche, il suo nome è divenuto Avenzoar (v. aven), Abumeron, Abhumeron, Albumeron, Abynzohar, ecc. Queste versioni esercitarono notevole influenza sulla medicina europea fino a circa il 1600. L'at-Taisīr, nella versione latina dell'ebreo battezzato Giovanni da Capua, fu pubblicato a Venezia negli anni 1490, 1496, 1497, 1514, 1530, 1553, e a Leida nel 1531. L'al-qtiṣād sembra essere il De regimine sanitatis pubblicato a Basilea nel 1618 (?).
Tre suoi ascendenti diretti e due suoi discendenti furono pure medici rinomati; di essi citiamo il padre d'A., cioè Abū 'l-‛Alā' Zuhr ibn Abī Marwān ‛Abd al-Malik ibn Muḥammad ibn Marwān ibn Zuhr, che fu anche ministro (wazīr) dell'almohade Yūsuf ibn Tāshufīn, morì nel 525 èg. (1131 d. C.) a Cordova (ma fu sepolto a Siviglia) e compose parecchie opere mediche, delle quali la più nota è la at-Tadhkirah "il Memoriale (di medicina)", pubblicata e tradotta da G. Colin (La Tedkirà d'Abû 'l-‛Alâ', Parigi 1911, volume XLV delle Publications de la Faculté des Lettres d'Alger). Sotto il nome storpiato di Alguazir (= al-wazīr "il ministro") Abuleizor, fu pubblicato, in latino, il suo Liber de curatione lapidis, Venezia 1497.
Bibl.: G. Colin, Avenzoar, sa vie et ses œuvres, Parigi 1911 (vol. XLIV delle Publications de la Faculté des Lettres d'Alger).