AVENA
(V, p. 616)
La produzione mondiale di a. è stata caratterizzata nell'ultimo ventennio da oscillazioni notevoli: al calo progressivo degli anni Settanta, imputabile soprattutto alla diminuzione delle produzioni degli Stati Uniti e del Canada, ha fatto riscontro una ripresa nel decennio successivo, dovuta al costante aumento della produzione dell'Unione Sovietica, primo produttore mondiale, e a un'inversione di tendenza registrata nei due paesi sopra nominati. La tendenza attuale appare nuovamente al ribasso. La produzione mondiale dell'a. risente comunque della concorrenza dei mangimi selezionati, sempre più usati nell'alimentazione del bestiame. Il rendimento medio mondiale si aggira attorno ai 19 q/ha, con elevate differenze fra i vari continenti: dai 3,2 dell'Africa si passa infatti ai 31 q/ha dell'Europa. La produzione italiana è scesa al disotto dei 3 milioni di q; è aumentata la resa unitaria, attualmente attestata attorno ai 20 q/ha. Il commercio mondiale di a. dà luogo a interscambi modesti che interessano una quota estremamente bassa della produzione.