Generale (Ischia 1502 - Vigevano 1546); al servizio dapprima del cugino Ferdinando Francesco, alla morte di questo ne ereditò il marchesato (1525). Prigioniero, nella sconfitta subita nel 1528 nel golfo di Salerno dalla flotta castigliana, di Andrea Doria, forse fu lui a persuadere questo a lasciare i Francesi per Carlo V. Divenuto marchese del Vasto, nel 1535 comandò le truppe di terra nell'impresa contro Tunisi. Governatore del ducato di Milano nel 1538, nella guerra con la Francia ottenne dapprima successi in Piemonte, poi, battuto a Ceresole (1544), riuscì abilmente a coprire Milano fino a che si stipulò la pace di Crépy. Gran capitano, fu uomo di cultura e poeta egli stesso; ebbe in moglie Maria d'Aragona, protettrice di letterati e artisti.