avaccio
. Come avverbio, anche in D., secondo l'uso corrente nella lingua del Due e Trecento, ha il significato di " rapidamente ", " presto ", " in fretta ": If X 116, XXXIII 106; Pd XVI 70; Fiore CLXXXVI 8. Nell'interpretazione del primo esempio (i' pregai lo spirto più avaccio / che mi dicesse chi con lu' istava) l'avverbio viene di solito riferito al verbo che segue (mi dicesse), piuttosto che a quello che precede (i' pregai); per quanto questa seconda ipotesi, sostenuta dal Chimenz con vari argomenti, sia ugualmente possibile.
Come aggettivo è attestato soltanto in Fiore LXX 6 sai alcuna via che sia più avaccia / per Malabocca.
Vedi anche AVACCIARE.