AUZIA
. Antica città, di cui ha preso il posto il villaggio francese di Aumale (Algeria, dipartimento di Algeri). A torto si è voluto collocare in questa località Auza, colonia fondata in Libia, nel sec. IX a. C., da Ithobaal re di Tiro (doveva essere sulla costa, come tutte le altre colonie fenicie) e Auzea, dove, sotto Tiberio, fu ucciso il ribelle Tacfarinas (questo castellum doveva essere assai più a Oriente, in Numidia). Auzia, durante i primi due secoli dell'era cristiana, fu uno dei principali punti di sostegno del confine militare che percorreva da E. ad O. la provincia romana della Mauretania Caesariensis. Questa linea fu poi portata più a sud; tuttavia uno dei suoi settori riportava ancora sotto il Basso Impero il nome di limes Audiensis (Auziensis). Nel 374-75 il castellum Audiense servì al conte Teodosio come base per le sue operazioni militari contro il principe mauro Fi mo.
Presso il campo militare, si sviluppò un centro di vita civile, grazie alla situazione di Auzia, in un paese ricco di fonti, e favorevole all'agricoltura e all'allevamento del bestiame (specialmente cavalli). Municipio nel sec. II, la città divenne, sotto Settimio Severo, la Colonia Septimia Aurelia Auziensium. Aumale non ha più rovine romane, ma vi si son trovate numerose iscrizioni latine. Un Gargilius Martialis cavaliere romano originario di Auzia, che fu ucciso verso il 260 in una rivolta di indigeni, era molto probabilmente parente, e forse anche da identificare con l'agronomo e storico dello stesso nome.