autosovversione
(auto-sovversione), s. f. Sconvolgimento di sé stessi e dei propri convincimenti.
• «La fuga nell’immaginazione significa sradicarsi dalla realtà e accumulare infelicità futura: o si vive in uno stato di perenne disancoramento dal mondo oppure col mondo bisogna farci i conti. Questo non significa farsi schiacciare dai condizionamenti, rinunciare a ogni aspirazione, a ogni speranza. Difendo la logica del desiderio, che non deve essere mai spenta, senza però accontentarsi di paradisi a prezzi stracciati. E magari con una qualche capacità di “autosovversione”, coltivando l’attitudine a modificarsi, a cambiare, a non guardare alla propria vita con un senso perenne di mortificazione» (Remo Bodei intervistato da Luciana Sica, Repubblica, 11 febbraio 2005, p. 51, Cultura) • Mobilitando Banca europea degli investimenti ed eurobond, avremmo un piano di 300/500 miliardi, e 20 milioni di nuovi posti di lavoro nell’economia del futuro (ricerca, energia). Per fare queste cose occorre tuttavia che la politica torni alla ribalta e ridiventi, come dice l’economista Jean-Paul Fitoussi, non un insieme di regole automatiche ma una scelta. Occorre l’auto-sovversione di Lutero, quando scrisse le sue 95 tesi e disse, secondo alcuni: «Qui sto diritto. Non posso fare altrimenti. Che Dio mi aiuti, amen». (Barbara Spinelli, Repubblica, 15 maggio 2013, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto al s. f. sovversione.
- Già attestato nella Stampa del 15 settembre 1994, p. 19, Società e cultura (Mirella Serri).