autorottamarsi
(auto-rottamarsi), v. intr. pron. (iron.) In senso figurato, farsi da parte, togliersi di mezzo. • [Pier Luigi] Bersani ha due possibilità: conquistare una sufficiente governabilità e provare la corsa solitaria con [Nichi] Vendola o trovarsi costretto a fare patti con un altro partner politico. Non sarà Berlusconi, per ovvie ragioni storiche. Silvio queste cose le sa ed emergono dalle sue dichiarazioni zigzaganti. Un giorno vince da solo, l’altro ancora si autorottama. (Mario Sechi, Tempo, 6 gennaio 2013, p. 1, Prima pagina) • Per le prossime Regionali le vecchie coalizioni si sono autorottamate mentre le nuove che si stanno formando, non superano i confini di una sola regione. A meno di venti giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni del 31 maggio che interessano sette regioni e 17 milioni di elettori, si stanno formando delle geometrie variabili tra partiti che non si erano mai viste prima. (Antonio Calitri, Messaggero, 12 aprile 2015, p. 5, Primo Piano) • Il solito dilemma: ricambio o non ricambio? «Certo che ci sarà il ricambio. È possibile anche perché in questi anni sul territorio in Forza Italia è cresciuta una nuova classe dirigente, preparata, e molto motivata. I professionisti della politica se ne sono andati tutti. Si sono auto-rottamati» (Silvio Berlusconi intervistato da Alessandro Sallusti, Giornale, 9 gennaio 2016, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto al v. intr. pron. rottamarsi.
- Già attestato nell’Unità del 17 novembre 2006, p. 4, Oggi.