autopubblicita
autopubblicità (auto-pubblicità), s. f. inv. Pubblicità che ci si fa da sé.
• anche la grande guerra tra «New York Times» e «Wall Street Journal» (lanciata da [Rupert] Murdoch con l’edizione di cronaca newyorchese del suo giornale) si estende a questo nuovo territorio che è l’iPad. I due quotidiani ieri nella versione di carta erano pieni di auto-pubblicità per presentare le proprie versioni digitali fatte su misura per l’iPad. (Federico Rampini, Repubblica, 6 aprile 2010, p. 26, Economia) • Michele [Santoro] non sarà dunque oscurato. Anzi, ripercorrendo la carriera di [Sandro] Parenzo, sorge quasi il dubbio che si sia trattato di un’abile mossa di autopubblicità. Che non cambia la sostanza: ogni volta che il nostro novello Ulisse crea un programma c’è qualcuno che prova a correre ai ripari. Sarà un caso? (Nicola Imberti, Tempo, 23 febbraio 2012, p. 10, Primo Piano) • Enrico Letta parla di Savona. Non per annunciare interventi contro la crisi economica e sociale, le macerie lasciate dalla de-industrializzazione, l’aumento della disoccupazione. Ma per parlare di libri, del «caso Ubik» e magari strappare qualche facile applauso. Già, perché ad evocare orde barbariche di seguaci di Goebbles o pregevoli copie manoscritte della Divina Commedia impallinate da forconi, si finisce nel calderone della (auto)pubblicità. (Mario De Fazio, Secolo XIX, 14 dicembre 2013, p. 16, Savona).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto al s. f. inv. pubblicità.
- Già attestato nell’Unità del 25 agosto 1951, p. 5, Dall’interno e dall’estero.