autopubblicato
p. pass. e agg. Pubblicato da sé, a proprie spese, per proprio conto.
• Dunque, perché non provare, visto che al concorso potranno partecipare tutti i romanzi autopubblicati dagli autori sul sito ilmiolibro? (Raffaella De Santis, Repubblica, 13 maggio 2011, p. 40, Cultura) • Incuriosita dall’interesse pontificio per [Joseph] Malègue ‒ scrittore oggi dimenticato ma che nel dopoguerra fu definito «il Proust cattolico» ‒ la [Mariapia] Veladiano è andata a documentarsi su questo «uomo coltissimo che studiò diritto, filosofia, lettere, era appassionato di pittura, musica, scienze umane» e la succitata sua opera principale, «storia di un’ostinata ricerca di Dio... un romanzo di oltre 900 pagine, tre volumi autopubblicati nel 1933, dopo un po’ di rifiuti da parte delle case editrici». (Avvenire, 24 settembre 2013, p. 27, Agorà) • Lo stesso può dirsi per Giulia Beyman, il cui giallo «Prima di dire addio», autopubblicato con il servizio Kindle Direct Publishing, è l’ebook più acquistato del 2014. (Alessia Rastelli, Corriere della sera, 1° dicembre 2016, p. 43, Terza Pagina).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto al p. pass. e agg. pubblicato.
- Già attestato nella Stampa del 21 agosto 1996, p. 20, Società e Cultura (Maria Chiara Bonazzi).