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autoimmunità

Dizionario di Medicina (2010)
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autoimmunità


Condizione patologica nella quale l’organismo non riconosce come propri i suoi stessi componenti e mette in atto meccanismi immunitari per attaccarli. Normalmente il sistema immunitario è tollerante verso autoantigeni, chiamati anche antigeni self, mentre nell’a. sviluppa contro di essi autoanticorpi.

Tolleranza centrale e periferica

Gli organi linfoidi centrali (timo, midollo osseo), che posseggono cellule T immature (precursori linfoidi), non rispondono verso autoantigeni, perché i cloni cellulari potenzialmente attivi contro di essi vengono distrutti nell’organo centrale stesso. Le cellule restanti, che faranno parte delle cellule T mature circolanti, sono quindi tolleranti, anergiche verso gli antigeni self (se pur capaci di riconoscerli in periferia) e attive invece verso antigeni estranei. Anche meccanismi citotossici periferici inattivano o distruggono linfociti T e B potenzialmente attivi verso autoantigeni. Questo meccanismo combinato di tolleranza centrale e periferica comporta nell’individuo sano la mancata aggressione verso i costituenti del proprio organismo.

autoimmunità

Perdita della tolleranza

L’a. è dovuta a perdita di tolleranza e mancanza di regolazione del sistema dei linfociti T e B, unita frequentemente all’esposizione patologica del sistema immunitario ad autoantigeni normalmente nascosti a esso. Molte infezioni, tumori, malattie croniche infiammatorie, rilasciano infatti antigeni in eccesso dai tessuti danneggiati e provocano la formazione di autoanticorpi. Un altro meccanismo responsabile di a. è la coesione di un antigene self con uno estraneo (non self), così che il sistema dei linfociti T produce contro questo complesso citochine e i linfociti B autoanticorpi. Questo è il meccanismo responsabile di alcune piastrinopenie autoimmuni. Nel caso in cui un’infezione provochi antigeni simili alle molecole proprie dell’organismo ospite, le cellule T reagiscono in modo crociato verso ambedue (mimetismo molecolare), e successivamente gli anticorpi si possono rivolgere in prevalenza verso l’ospite: tale è l’a. da malattie post-streptococciche.

Meccanismi fisiopatologici

Fisiologicamente sono presenti autoanticorpi durante un’infiammazione: essi non danneggiano l’organismo, rimanendo confinati a un’azione di eliminazione di rifiuti tissutali; quando la produzione di essi è patologica per eccesso e persistenza (per i meccanismi sopradescritti), provocano danni ai tessuti stessi e anche a distanza, perché l’autoanticorpo che si lega all’autoantigene determina attivazione del complemento, lisi cellulare, reclutazione di granulociti neutrofili con flogosi locale, apoptosi delle cellule da parte dei lifociti killer. In altri casi gli autoanticorpi non danneggiano i tessuti attraverso l’infiammazione ma, rivolgendosi verso recettori fisiologici delle cellule, ne bloccano l’attivazione (per es., nella miastenia, nel morbo di Graves).

autoimmunità

Vedi anche
autoanticorpo Anticorpo in grado di riconoscere un antigene dello stesso organismo. Si forma in corso di malattie autoimmuni per smascheramento di antigeni intracellulari (criptici) o per reattività crociata di un antigene esterno con un autoantigene (fenomeno del mimetismo molecolare). Raramente dotati di capacità ... antigene Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un a. dipende da un particolare sito della sua superficie denominato epitopo o determinante antigenico; ogni a. ne può avere più di uno, identici fra loro o differenti. ... anticòrpi monoclonali Anticorpi prodotti da cellule ibride, capaci di riprodursi indefinitamente in vitro, appartenenti allo stesso clone e quindi identiche. Le cellule ibride, o ibridomi, si ottengono dalla fusione di una cellula di mieloma di topo con un linfocito di topo previamente immunizzato contro l'antigene prescelto; ... sclerodermia Malattia autoimmunitaria, appartenente al gruppo delle connettiviti, caratterizzata da fibrosi progressiva che coinvolge la cute e organi interni. Mentre l’eziologia è sconosciuta, la patogenesi autoimmunitaria è supportata dal frequente riscontro di autoanticorpi (per es. anticorpi anti-nucleo, ANA). ...
Tag
  • GRANULOCITI NEUTROFILI
  • SISTEMA IMMUNITARIO
  • MIDOLLO OSSEO
  • AUTOANTICORPO
  • INFIAMMAZIONE
Altri risultati per autoimmunità
  • autoimmunità
    Enciclopedia on line
    autoimmunità Reazione immunitaria dell’organismo verso propri componenti a causa della perdita della tolleranza immunitaria naturale; ciò può accadere a causa della cessazione della repressione che impedisce alle cellule immunocompetenti di reagire contro componenti dello stesso organismo o a causa ...
  • Autoimmunità
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2007)
    Autoimmunità Benvenuto Pernis La funzione del sistema immunitario è quella di individuare le macromolecole estranee all'organismo e di attivare le difese idonee a eliminare sia queste, sia gli 'invasori' che le producono (virus, batteri, metazoi), come risulta chiaramente dall'osservazione che gli ...
  • AUTOIMMUNITA'
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da essere tollerante verso i componenti del nostro corpo e intollerante verso ogni struttura chimica ...
Vocabolario
autoimmunità
autoimmunita autoimmunità s. f. [comp. di auto-1 e immunità]. – In medicina, la condizione creata da un processo autoimmunitario, cioè la perdita della tolleranza immunitaria dell’organismo verso i suoi stessi costituenti.
autoimmune
autoimmune agg. [comp. di auto-1 e immune, come retroformazione da autoimmunità]. – Nel linguaggio medico, termine talora usato come sinon. di autoimmunitario: malattie autoimmuni.
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