autarchia
Nel linguaggio economico si intende per a. una situazione di isolamento economico di un Paese dal resto del mondo. Il termine viene spesso usato nei modelli di commercio internazionale per denotare un’economia chiusa agli scambi internazionali. In questo contesto si definiscono i prezzi di a. (i prezzi che prevarrebbero in assenza di commercio) e da un confronto di tali prezzi in Paesi diversi si determina la struttura degli scambi che verrebbe a configurarsi qualora i Paesi si aprissero al commercio internazionale (ogni Paese si specializzerebbe nella produzione dei beni che è in grado di offrire a un prezzo minore).
L’a. denota anche una strategia di politica economica in cui, attraverso l’utilizzo di misure protezionistiche, ci si propone di ridurre le importazioni al fine di giungere all’autosufficienza economica. Politiche di stampo autarchico dominarono la scena internazionale fra la Prima e la Seconda guerra mondiale. Di fronte alla grande depressione (➔), i Paesi cercarono di salvaguardare l’occupazione interna, limitando fortemente le importazioni. L’Italia fascista (➔ storia economica italiana) lanciò dichiaratamente l’a. dopo le sanzioni inflittele dalla Società delle nazioni per l’aggressione all’Etiopia (1935). Anche in Germania, lo Stato nazista si propose di raggiungere l’a., al fine di rendere il Paese indipendente dall’economia del resto del mondo e capace di prepararsi alla guerra. Alla fine della Seconda guerra mondiale, questa politica fu abbandonata dalla maggioranza dei Paesi industrializzati con la sigla degli accordi di Bretton Woods (1944), la creazione del Fondo monetario internazionale e le scelte in seno al GATT (General Agreement on Tariffs and Trade). Tuttavia, un sistema autarchico sopravvisse di fatto nell’Unione Sovietica per diversi anni, in seguito al rifiuto di accedere agli accordi di Bretton Woods e al piano Marshall (1947). Nell’ultimo decennio molti Paesi, compresi diversi Stati dell’ex blocco sovietico e la Cina, hanno abbandonato politiche isolazioniste e si sono progressivamente aperti al commercio internazionale, anche aderendo all’Organizzazione Mondiale per il Commercio (➔ WTO).