AUROVILLE
. La "città dell'aurora", voluta dalla 'Madre' (al secolo Mira Alphonse, 1878-1974) e patrocinata dalla Śrī Aurobindo Society, è stata ufficialmente fondata il 28 febbraio 1968, ed è sorta nell'India meridionale, poco a N di Pondichéry. In un'urna a forma di loto venne raccolta in quell'occasione la terra di 124 nazioni, mentre sotto 124 bandiere veniva letta in 16 lingue la Carta costituzionale della città. La quindicesima assemblea generale dell'UNESCO, riunita a Parigi nell'ottobre-novembre 1968 (risoluzione 4.131) facendo riferimento alla risoluzione 4.36, approvata durante la sessione precedente, aveva invitato gli stati membri a partecipare allo sviluppo di A.: la conclamazione unanime del dettato fu definitivamente confermata dall'UNESCO nella sessione parigina dell'ottobre-novembre 1970 (risoluzione 3.32.1). L'UNESCO, sottolineando che la Carta costituzionale di A. stabiliva tra l'altro, di perseguire la realizzazione di "uno stato di educazione permanente, di costante progresso, di giovinezza senza invecchiamento" e "il vivente costituirsi di una comunità umana veramente unitaria", richiedeva ai propri organismi esecutivi di promuovere lo sviluppo di A. nel quadro di un imponente programma culturale internazionale.
Il piano urbanistico della città, inizialmente programmato per 50.000 abitanti, ha uno sviluppo circolare di due miglia di diametro e si suddivide in quattro settori: della Cultura (didattica, attrezzature sportive, ricreative, sanitarie), del Lavoro (amministrazione, artigianato, industria), Internazionale (palazzo dei congressi, padiglioni espositivi internazionali, Bharat Nivas o padiglione degli stati indiani, alberghi, giardini botanici), Residenziale (ospitalità, commercio, supermarkets, insediamenti abitativi privati). Tutte le zone convergono verso il centro, il Mātṛmandir, l'anima della città, un tempio a emisfero dorato dislocato a quattro miglia dalla costa, dove dovrebbero sorgere le installazioni portuali. Una équipe internazionale di architetti (francesi, italiani, tedeschi, indiani, americani), denominata Aurofuture, si è occupata e tuttora si occupa dello sviluppo di A. assai in ritardo sul programma. A tutt'oggi la città è abitata da un numero limitato di residenti, raccolti in comunità emblematicamente denominate Promesse, Hope, Utility, Peace, Fraternity, Aurobeach, Aspiration, ecc.
Lo spirito utopico dell'iniziativa pare non aver ancora dato i risultati desiderati, mentre la morte della -Madre', animatrice instancabile dell'opera, è probabilmente destinata a rendere più difficile l'attuazione definitiva del progetto di A., concepita quale modello ideale e realizzazione concreta da opporre alla presente crisi dell'uomo.