Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose istituzioni culturali straniere, direttore della rivista Cultura neolatina, sovrintese alla collaborazione italiana al Grundriss der romanischen Literaturen des Mittelalters e al Corpus des trobadours. Oltre a importanti edizioni critiche (Teseida di G. Boccaccio, 1941; Chanson de Roland, 1947; De agricultura di M. Tanaglia, 1953) e a fondamentali contributi su Marcabruno, pubblicò studî che spaziarono in tutto l'arco della romanistica. Tra i suoi volumi, alcuni dei quali specificamente dedicati a questioni di metodo: La lingua dei trovatori (1965); La tradizione trobadorica nella prospettiva dantesca (1966); La lingua d'oïl (1971); Il costituirsi di una tradizione lirica nel mondo romanzo (1973); Principi e applicazioni di critica testuale (1975); Introduzione alla linguistica romanza (1977); Tristano e anti-Tristano: dialettica di temi e d'ideologie nella narrativa medievale (1981). Curò inoltre una Antologia delle letterature medievali d'oc e d'oïl (1961; nuova ed. 1973).