Giornalista e uomo politico (Como 1799 - Napoli 1862); il suo vero nome era Angelo Bianchi. Espulso dal Canton Ticino (1835), si trasferì a Milano (fino al 1847) e poi a Torino (1848), dove fu redattore capo dell'Opinione, organo liberale. Eletto deputato nel 1849, nel 1850, per violenti attacchi all'Austria e al papa, fu espulso (ministero d'Azeglio) dal Piemonte; ma vi tornò poco dopo, sotto il Cavour, e nel 1852 fondò L'Unione, agitando anche in libri e opuscoli le più accese questioni politiche e religiose. Trasferitosi poi a Napoli, vi diresse La Patria. Uomo di vasta cultura, ma di scarso senso storico e critico, risentì forse troppo della improvvisazione e della disinvoltura giornalistiche. Fra i suoi numerosi scritti vanno ricordati: Biografia di fra Paolo Sarpi (1836), Critica degli Evangeli (1855), Storia dei papi (12 voll., 1850-1864).