BARILE (Barilla, Barilli), Aurelio
Figlio di Albertino, nacque a Parma intorno al 1541, come si deduce dall'atto di morte del 27 apr. 1591, in cui il B. è getto "annorum 50 circa". Il pittore è ricordato per la prima volta ("Aurelio de Barillis") il 14 apr. 1570 in un atto notarile. Negli anni 1574-1575 affrescò la volta della cappella dei Canonici nella navata meridionale della cattedrale di Parma, pel compenso di 20 scudi d'oro, oltre 5 scudi per l'impiego di 100 fogli d'oro.
La cappella fu rinnovata interamente in forme rococò nel 1713: la primitiva decorazione è visibile tuttavia nella fascia dell'arcone d'ingresso, nella quale il B. ha immaginato una serie di eleganti figure femminili reggicortine alternate a grottesche. Anche l'attigua cappella, che fa da vestibolo all'ingresso laterale sud della chiesa, fu ornata di affreschi dal B. negli stessi anni; rimangono solo quelli della fascia dell'arco che separa la cappella dalla navata: entro un finto cassettonato si aprono due riquadri che incorniciano le figure di S. Agata e di una Santa vergine.
Similmente si è conservato l'intradosso dell'arcone della cappella di contro nella navata nord (già cappella Aldigeri): l'affresco rappresenta S. Caterina d'Alessandria e S. Anastasio. I tre sottarchi ricordati sono quanto rimane del B. che vi si mostra pittore di buon livello, impegnato a elaborare la cultura parmense della prima metà dei secolo (Correggio, Parmigiamno, Anselmi) in una robusta maniera in leggero ritardo sui tempi. Nel 1580 un mandato di spesa testimonia che il B. eseguì alcuni lavori per la Compagnia di Santa Brigida. Nel 1588 il B. affrescò, in collaborazione con Gian Antonio Paganino bolognese, la cappella di Santa Croce dell'Inquisizione in S. Pietro Martire, opera anch'essa perduta. La notizia, riferita dal Lanzi e dal Ticozzi, di affreschi eseguiti dal B. nella chiesa della Steccata è da ritenere inesatta.
Il B. morì nel 1591 a Parma.
Fonti e Bibl.: Parma, Museo di Antichità: E - Scarabelli Zunti, Documenti e Memorie d~ Belle Arti Parmigiane,ms. 103, vol. IV, cc. 63, 64, 221; I. Affò, Il Parmigiano Servitor di piazza, Parma 1796, pp. 30, 92;P. Zani, Enc. metodica... delle Belle Arti, Parma 1820, 1, 3, p. 82;Parma, Bibliot. Palatina: P. Zani, note ms. per l'Enciclopedia,ms. 3722, parte s, I, ad vocem; G. Bertoluzzi, Nuovissima guida... di Parma, Parma 1830, p. 91; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia [1789], Firenze 1834, IV, p. 90; S. Ticozzi, Diz. degli architetti, scultori, pittori ... , Milano 1830, 1, P. III; F. De Boni, Biografia degli artisti, Venezia 1840, p. 64; N. Pelicelli, Guida Artistica di Parma, Parma 1912, pp. 6, 7, 8; L. Testi, La Cattedrale di Parma,B ergamo, 1934, pp. 68, 126, 147; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, II, pp. 498 s.