Vedi AURELIANO dell'anno: 1958 - 1994
AURELIANO (v. vol. I, p. 928)
Dell'imperatore A. non è stato finora identificato con certezza alcun ritratto a tutto tondo, un dato inspiegabile se si considera l'importanza storica del personaggio e il periodo relativamente lungo del suo regno (270-275). La difficoltà di identificazione è dovuta anche allo stile dei ritratti monetali, che non presentano caratteristiche individualizzanti e che divergono fortemente in alcuni dettagli (che sono invece di aiuto in altri casi), quali la forma del cranio e l'attaccatura dei capelli.
Una testa conservata a Stoccarda, a causa della mancanza della parte anteriore della capigliatura, è di difficile valutazione; stilisticamente peraltro sembra avere un'origine assai precedente (capelli «a penna»). Lo stesso si può dire, quasi sicuramente, anche per la testa colossale conservata a Strasburgo: la resa naturalistica dei capelli, soprattutto intorno alle tempie, e la forma del cranio, ancora del tutto privo di tratti stereometrici, collocano piuttosto quest'opera in età severiana. La testa bronzea di Brescia, certamente risalente al periodo tra Gallieno e la Tetrarchia, può essere messa in relazione soltanto con alcuni ritratti monetali, che ricordano, per quanto riguarda la pettinatura, quelli di Claudio Gotico, da cui forse dipendono. La testa imperiale da Nicomedia non è stata presa in considerazione perché non è possibile (se non forzando l'interpretazione) metterla in relazione con l'iconografia di Diocleziano, e perché lo stile suggerisce una datazione vicina al periodo di Gallieno; l'attaccatura frontale della capigliatura ricorda alcuni dei ritratti monetali, ma la forma della barba e la foggia plastica dei capelli divergono profondamente. Incerta è anche la più recente proposta di identificazione: una testina in bronzo alla Biblioteca Nazionale di Parigi che si differenzia chiaramente dalle effigi monetali per il tipo di acconciatura sulla fronte.
Bibl.: Testa frammentaria a Stoccarda: H. Hausmann, Römerbildnisse, Stoccarda 1975, pp. 59 ss., 130 s., n. 21, figg. 65-68. - Testa più grande del naturale a Strasburgo: J. Baity, J. Ch. Baity, Notes d'iconographie romaine, 2, in RM, LXXXIII, 1976, p. 190 ss., tavv. LV-LVI, I. - Ritratto di bronzo a Brescia MR 352: M. Bergmann, Stadien zum römischen Porträt des 3. Jahrhunderts, Bonn 1977, p. 107, nota 440,1 n. 3, p. 113 ss., tavv. XXXII,3; XXXM,1-2. - Ritratto di imperatore a Istanbul, da Nicomedia, generalmente riferito a Diocleziano: K. Fittschen, J. Inan, E. Rosenbaum, Roman and Early Byzantine Portrait Sculpture in Asia Minor, in GGA, CCXXV, 1973, p. 53 s.; M. Wegner, Gordianus III. bis Carinus (Das römische Herrscherbild, III, 3), Berlino 1979, p. 141 ss. - Testina di bronzo a Parigi, Biblioteca Nazionale: J. Meischner, Zwei Gewichtbronzen in Form von Kaiserporträts, in RM, XCVI, 1989, Ρ. 410 ss., tav. CIX, 1,2,4.