AURĀS (Aurès)
Massiccio montagnoso dell'Algeria orientale, nel dipartimento di Costantina, a SE. di Batna (Bāṭnah), formato da varie catene parallele, separate da profonde vallate, e con qualche cima che supera di poco i 2300 metri. Il nome è probabilmente d'origine berbera ed è documentato già nell'antichità (Αὐρασιον ὄρος, in Procopio, De Bello Vandalico, I, 8). La regione è abitata da popolazioni in maggioranza d'origine berbera, che costituiscono insieme con quelle dell'altipiano cabilo i due maggiori centri di resistenza del Berbero in Algeria: in parte le genti dell'Aurès sono berberofone pure. Esse si dànno il nome arabo di Qebā'il ("tribù"), e chiamano la loro lingua haqbāilīth; dagli arabi sono chiamate Shāwiyyah.
Come in altre regioni berbere, vi sono differenze linguistiche fra un centro e l'altro; in generale i linguaggi dell'Aurès presentano, di fronte ai dialetti confratelli, una speciale dolcezza.
L'altipiano e le sue genti hanno avuto una loro parte nelle vicende storiche dell'Africa settentrionale, come centro di resistenza a conquiste straniere, specialmente a quella degli Arabi negli ultimi anni del sec. VII e nei primi del sec. VIII. Era appunto regina dei Gerāwa dell'Aurès la famosa Cahena (al-Kāhinah), personaggio che, pur prescindendo dalle molte leggende formatesi a suo riguardo, rappresentò uno dei maggiori e più tenaci tentativi di opposizione dei Berberi al dominio arabo. Verso la metà del sec. X le genti dell'Aurès diedero man forte alla rivolta ibāḍita capitanata da Abū Yazīd contro i Fāṭimiti; rivolta che prese le mosse da quella regione e che mise in gran pericolo l'impero fāṭimita.
Per la sua importanza storica, etnografica e linguistica, l'Aurè è stato oggetto d'esplorazioni e di numerosi studî.
Bibl.: G. Mercier, Le Chaouia de l'Aurés, Parigi 1896; R. Basset, Le Chaouia de la province de Constantine, in Journal Asiatique, novembre-dicembre 1896; G. Huyghe, Dictionnaire français-chaouia, Algeri 1906; id., Dictionnaire chaouia, Algeri 1907; De Lartigue, Monographie de l'Aurès, Costantina 1904; Hilton-Simpson, Among the Hill folk of Algeria, Journeys among the Shawia of the Aurès Mountains, Londra 1921.