Generale romano (m. 43 a. C.); fu con Cesare in Gallia e durante la guerra civile; nel 46, come pretore, propose la legge che escludeva i pompeiani dalle cariche pubbliche; nel 45 fu pretore in Gallia, poi designato da Cesare come console per il 43; dopo l'uccisione di Cesare, si oppose ai violenti propositi di Antonio e mantenne rapporti di amicizia con Cicerone. Assunto il consolato, per mandato del senato, liberò Decimo Bruto cinto d'assedio in Modena, ma morì poco dopo nell'assalto dato al campo di Antonio. È quasi certamente l'autore dell'8º libro del De bello gallico di Cesare. Il suo sepolcro nel Campo Marzio è stato trovato sotto il palazzo della Cancelleria a Roma.