Turati, Augusto
Politico e giornalista (Parma 1888-Roma 1955). Sindacalista ed esponente di spicco del fascismo a Brescia, dove si era formato, fu segretario del Partito nazionale fascista (1926-30). Divenuto quindi collaboratore del Corriere della Sera, nel 1931 fu chiamato da G. Agnelli alla direzione del quotidiano torinese La Stampa. Nemico di R. Farinacci e inviso a Mussolini per le sue iniziative giornalistiche, in cui il capo del fascismo ravvisava manovre della Fiat contro la sua politica monetaria, T. subì una violenta campagna scandalistica, che comportò l’allontanamento dal giornale e l’espulsione dal partito (1932). Dopo una breve permanenza in manicomio e l’esilio-confino a Rodi, T. tornò in patria solo nel 1937, ma non svolse più alcuna attività politica.