GRAZIANI, Augusto
Economista, nato a Modena il 6 gennaio 1865, professore di scienza delle finanze e poi di economia politica nell'università di Siena (1888-99) e di economia politica all'università di Napoli (1899-1933), della quale è professore emerito.
Seguace delle teorie classiche, le quali cercò di integrare con i risultati più sicuri delle ricerche degli economisti della scuola austriaca nel campo sia dell'economia sia della finanza, ha contribuito anche alla storia delle dottrine economiche. Sono sue opere principali: Teoria generale del profitto (Milano 1887); Sulla teoria economica delle macchine (Torino 1891), Le idee economiche degli scrittori emiliani e romagnoli sino al 1848 (Modena 1893), Istituzioni di scienza delle finanze (Torino 1897; 3ª ed., 1929), Sulla teoria dell'interesse (ivi 1898), Storia critica della teoria del valore in Italia (Milano 1899), Il bilancio e le spese pubbliche e il debito pubblico, in Trattato di dir. amm. di V. E. Orlando (XI, Milano, 1902), Istituzioni di economia politica (Torino 1904; 5ª ed., Roma 1936), Problemi speciali di valori di scambio (Napoli 1910), Teorie e fatti economici (Torino 1912), Principi di economia commerciale (Napoli 1913), Lo sforzo economico dell'Italia nella guerra mondiale (Trieste 1920), Ricardo e Stuart Mill (Bari 1921), Capitale e interesse (Napoli 1923), Socialökonomische Forschung in heutigen Italien, in Festgabe für L. Brentano (Monaco-Lipsia 1925), Revisione di alcune dottrine monetarie (Napoli 1926), Critica Ricardiana (Modena 1926), Sul principio del laissez-faire (Pavia 1929), Studi di critica economica (Milano-Roma 1935).
Ha largamente collaborato alla Riforma sociale, al Giornale degli economisti, agli Atti della Reale Accademia dei Lincei e a quelli della Reale Accademia di scienze morali e politiche di Napoli.
Bibl.: G. Del Vecchio, Progressi della teoria economica, Padova 1936; G. Masci, in Giornale degli economisti, luglio 1936.