BOSCO, Augusto
Nato a Torino il 10 luglio 1859 da Luigi e da Maria Placida Frescot, si laureò in giurisprudenza a Pisa nel 1879. Quattro anni dopo entrò nella Direzione generale della statistica, a capo della quale allora si trovava L. Bodio, e vi rimase fino al 1901 essendo divenuto nel frattempo capo dell'ufficio di statistica giudiziaria. Passò quindi al Commissariato generale dell'emigrazione, creato in quello stesso anno, a dirigere il quale era stato chiamato proprio il Bodio. Ottenuta la libera docenza, insegnò statistica nella facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma, in un corso parallelo a quello di A. Messedaglia, alla cui morte gli successe. Morì a Roma il 27 ag. 1906.
Gli interessi e gli scritti del B. possono raccogliersi in tre gruppi. Al primo appartengono le ricerche di statistica giudiziaria, relative specialmente al problema della delinquenza, tra cui: Gli omicidi in alcuni Stati d'Europa, in Bulletin de l'Institut intern. de statistique, IV (1889), 1, pp. 191-245; Lo studio della delinquenza e la classificazione dei reati nella statistica penale,ibid., VI (1892), 2, pp. 167-214; Della statistica dell'omicidio negli Stati Uniti d'America,ibid., X (1897), 2, pp. 8-75; L'omicidio in Italia, Roma 1902; La delinquenza nei vari Stati d'Europa, Roma 1903. Quest'ultimo studio ebbe particolare interesse: il B. tracciava un quadro comparativo dell'evoluzione della delinquenza nei principali Stati dell'Europa centrale e occidentale durante gli ultimi decenni dell'Ottocento, indicando la trasformazione del fenomeno: alla diminuzione dei delitti improntati ad una violenza primitiva faceva riscontro l'aumento dei delitti caratteristici di una società moderna, e l'evoluzione si manifestava più intensa dove le condizioni della vita sociale mutavano più rapidamente. Al primo gruppo appartiene altresì il volume I divorzi e le separazioni personali dei coniugi, Roma 1903.
Al secondo gruppo appartengono gli studi sui fenomeni migratori: La legge e la questione dell'emigrazione in Italia, in Giorn. degli economisti, s. 2, XI (1900), luglio, pp. 27-53; Le correnti migratorie agricole fra i vari Stati e il collocamento degli emigranti, Roma 1905; L'emigrazione dal Mezzogiorno, in Giornale degli economisti, s. 2, XVII (1906), pp. 313-330. La monografia del 1905, scritta in occasione della fondazione dell'Istituto internazionale di agricoltura, descriveva le grandi correnti di emigrazione degli agricoltori dall'Europa verso le Americhe, l'Australia e l'Africa. Lo studio del 1906 era già stato pubblicato in parte come allegato al disegno di legge Provvedimenti per le provincie meridionali,per la Sicilia e per la Sardegna del marzo 1905: il B. sottolineava, rispetto all'emigrazione dalle altre regioni d'Italia, il carattere distintivo di quella meridionale, quasi interamente transoceanica, che, nel primi anni del secolo, sottraeva in media, all'anno, oltre duecentomila unità alla forza di lavoro, specialmente agricola, del Mezzogiorno. Se per un verso il fenomeno aveva contribuito al miglioramento delle miserrime condizioni dei lavoratori rimasti, nondimeno minacciava di alterare gravemente la struttura della popolazione, privandola degli elementi più validi e facendo crescere la proporzione di donne, fanciulli e vecchi. Lo Stato doveva quindi essere indotto a modificare soprattutto le condizioni che lo rendevano troppo intenso e pericoloso per il futuro della popolazione meridionale.
Il terzo gruppo è costituito dagli scritti di carattere teorico, tra i quali emergono le Lezioni di statistica tenute all'università di Roma (2 voll., Roma 1909). Rispetto al Messedaglia, per il quale la statistica era essenzialmente una scienza dei fatti sociali che si avvale di osservazioni quantitative, il B. intese farne piuttosto una disciplina a carattere metodologico, pur senza trascurarne l'aspetto applicativo.
Bibl.: A. Manno, Il patriziato subalpino, II, Firenze 1906, p. 386; R. Benini, A. B., in Giornale degli economisti, s. 2, XVII (1906), pp. 212-214; F. Virgilii, A. B., in La Riforma sociale, novembre 1906, pp. 899-901; L. Bodio, A. B., in Atti della R. Accad. dei Lincei,Rendic. e Memorie, cl.di scienze morali stor. e filol., XV (1906), pp. 598-607; G. Cavaglieri, A. B., in Rivista ital. di sociologia, X (1906), pp. 269-277; L. Bodio, L'opera scient. di A. B.,ibid., pp. 485-492; M. Pantaleoni, Necrol. di A. B., in Università d. studi di Roma,Annuario per l'anno accademico 1906-1907, pp. 161-164.