ALFANI, Augusto
Nato a Firenze il 17 nov. 1844, studiò fiosofia e filologia all'Istituto di studi superiori di quella città e svolse poi attività varia di scrittore e pedagogista. Professore di filosofia nei licei di Pistoia e Firenze, accademico della Crusca, consigliere comunale di Firenze nel 1879, giornalista, il suo interesse più vivo fu quello educativo, che gli ispirò la sua opera principale, Il carattere degli Italiani (Firenze 1878), scritta in occasione di un concorso bandito a Milano nel 1876, che aveva per tema la formazione del carattere nella pedagogia.
Per l'A. il carattere è la forma più alta e più nobile della natura umana e l'obiettivo ultimo di ogni azione pedagogica. Il suo Ideale s'ispirava a un programma di armonia fra le diverse classi sociali e a una profonda fede nel valore dell'educazione religiosa: la morale del cristianesimo era, infatti, secondo l'A., il fondamento di ogni educazione civile, la garanzia di un progresso senza violenza. Le sue idee si muovevano nell'ambito dello spiritualismo di G. Allievo.
All'educazione popolare l'A. dedicò articoli e saggi sui periodici La scuola, da lui fondata, e diretta, nel 1872 a Firenze, e Letture di famiglia, pure di Firenze, oltre a numerose opere didattiche e narrative.
L'A. fu tra i collaboratori de La Rassegna Nazionale, la rivista sorta a Firenze nel 1879 con l'obbiettivo della costituzione di un partito conservatore nazionale che raggruppasse cattolici e liberali: il suo saggio Cenno storico sull'idea del partito conservatore nazionale e intorno al pensiero politico di Augusto Conti in Rassegna Nazionale (1879, I, pp. 493-549), oltre a contenere molte notizie e documenti sul tentativo conciliatorista del 1879, è l'espressione del suo modo d'intendere e di applicare all'educazione del popolo le esigenze del raggruppamento di cui desiderava la nascita: cercare un giusto equilibrio fra progresso e conservazione e fondare la libertà sui principi morali e religiosi. L'A. dedicò in seguito un libro, Della vita e delle opere di Augusto Conti (Firenze 1906), a una delle figure più rappresentative del cattolicesimo toscano dell'Ottocento.
L'A. dette anche il suo contributo a quella letteratura che fu detta del selphhelpismo,e che ebbe il suo più illustre esponente in M. Lessona, con il volume Battaglie e vittorie: nuovi esempi del "Volere è potere" (Firenze 1890).
Morì a Firenze il 25 nov. 1923.
Oltre a quelle già ricordate, le più note fra le sue opere educative sono: In casa e fuor di casa, Firenze 1879; Proverbi scelti e illustrati, Torino 1882; Lavori e arnesi, ibid. 1884; Ernestino e il suo nonno, Firenze 1884; L'educazione della donna, ibid. 1885; Evelina, ibid. 1885; I tre amori del cittadino: la Casa, la Patria e il Lavoro, ibid. 1886; Dal vero: racconti per i fanciulli, Milano 1887; Fiori scelti, racconti tradotti dal francese, Piacenza 1888; In riva all'Arno, Milano 1890; Il contadinello italiano, Firenze 1898, e vari testi di lettura per le scuole. Curò un'edizione delle Lettere di s. Caterina da Siena scelte e annotate ad uso della gioventù, Torino 1896. Scrisse anche volumi di divulgazione, fra cui: Alessandro Manzoni ricordato al popolo e alla gioventù, Firenze 1888; La vita di Colombo narrata ai fanciulli, ibid. 1888; Le glorie francescane, ibid. 1898.
Fonti e Bibl.: Archivio Centrale dello Stato, Ministero Pubblica Istruzione, Fascicoli personali (1860-1880), busta 23; G. Mazzoni, L'Ottocento, XI, Milano 1913, p.1274; E. Ramorino, Profilo bibliografico di A. Alfani, in A. Virgili, Le satire di Giovenale tradotte, Firenze 1918; A. Linaker (e altri), In memoria di A. Alfani, Firenze 1923; P. Pancrazi, I toscani dell'Ottocento, Firenze 1924, pp. 341 s., 343-348; A. Michieli, Della letteratura per l'infanzia e la fanciullezza, Padova 1940, pp. 35,41; O. Giacobbe, Manuale di letteratura infantile, Roma 1947, pp. 91 s., 441; O. Candeloro, Il movimento cattolico in Italia, Roma 1953, pp. 123, 127, 175, 176; G. Spadolini, L'opposizione cattolica, Firenze 1955, pp. 169 n., 490 n., 722 s.; D. Bertoni Jovine, La scuola italiana dal 1870 ai giorni nostri, Roma 1958, pp. 42, 52,63.