ALBINI, Augusto
Nacque a Genova il 30 luglio 1830 dal conte Giuseppe. Seguendo la tradizione marinara della famiglia - il padre comanderà la squadra sarda durante la prima guerra d'indipendenza e il fratello, Giovanni Battista, sarà uno degli ammiragli più noti del Risorgimento - entrò il 9 sett. 1841 nel Collegio di Marina di Genova, donde uscì guardiamarina di 1a classe nel 1847. Da guardiamarina di 1a classe partecipò alla campagna adriatica della squadra sarda nel 1848-49; da sottotenente di vascello prese parte alla spedizione di Crimea del 1855-56. Nel 1857 s'imbarcò, col grado di tenente di vascello, sulla fregata Beroldo, che doveva compiere una crociera oceanica, durante la quale conquistò (1858), nel Canale di Mozambico, una medaglia d'argento salvando tre uomini caduti in mare. Nel 1859 partecipò alla campagna franco-sarda nell'Adriatico, e nel 1860-61 all'assedio di Gaeta. Fu al comando della cannoniera Curtatone che, trasformata in brulotto, avrebbe dovuto, insieme con la cannoniera Conflenza comandata dal Saint-Bon, far saltare opere di difesa della piazzaforte; tale azione però non ebbe luogo, sia perché si stimò opportuno non ricorrere a mezzi estremi per ottenere la resa, sia perché la preparazione dell'azione non era rimasta segreta, sia perché l'attuazione del progetto fu impedita dall'armistizio. L'A. ebbe la croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia.
Nel 1862 e nel 1865 fu in missione a Londra per vigilare sulla costruzione dell'ariete Affondatore e di armi per la marina. Ancora a Londra tornò, da capitano di fregata, dal 1866 al 1872, in qualità di addetto navale. Dal 1876 al 1886 fu direttore delle artiglierie e torpedini al ministero della Marina, prima con il grado di capitano di vascello, poi, dal 1881, di contrammiraglio. Nel 1886 lasciò il servizio e assunse la presidenza della società Ansaldo-Armstrong. Eletto nel 1880 deputato di La Spezia per la XIV legislatura, lo fu nuovamente per la XVI (1886) nel collegio di Genova III. Alla Camera sedette al centro-destra, votando in genere per il governo, ma contro quando si trattò di abolire la tassa sul macinato. Nel 1891 fu nominato senatore del Regno.
Esperto di armi navali, ideò il primo cannone incavalcato su affusto con freni idraulici (1876), che fu adottato con il suo nome dalla marina inglese e da quella italiana. Nel 1867 ideò anche un fucile, che fu premiato al concorso inglese di Woolvich e venne adottato in alcune colonie inglesi, nel Belgio, nella Baviera, nel Württemberg e nella marina militare italiana col nome di carabina Albini.
L'A. pubblicò articoli e opuscoli sulle armi e il materiale navale e, in particolare, sulle armi da lui studiate e perfezionate.
Il suo opuscolo Uno sguardo all'avvenire navale, Fano 1887, fu tradotto in varie lingue.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio centrale dello Stato, Fondo Marina Militare, buste 78, 79, 80 e 81; Roma, Archivio dell'Ufficio storico della Marina Militare, cassette 38, 41 e 1334; E. Carandini, L'assedio di Gaeta del 1860-61,Torino 1874, pp. 347-348; A. V. Vecchi, Storia generale della marina militare, III, Livorno 1895, pp. 211, 219, 295; E. Prasca, L'ammiraglio Simone di Saint Bon, Roma-Torino 1906, pp. 50-52; D. Guerrini, Lissa, I, Torino 1907, p. 240; S. Romiti, Le marine militari italiane nel Risorgimento (1748-1861), Roma 1950, pp. 336-339; M. Gabriele, La politica navale italiana dall'Unità alla vigilia di Lissa, Milano 1958, pp. 58-63.