Economista (Montpellier 1801 - Pau 1866). Criticò le teorie classiche del valore opponendovi la sua teoria della rarità ed enunciò varie idee originali (l'economia intesa come scienza pura, l'utilità economica distinta da quella morale, la sua non esatta misurabilità, ecc.) che, precisate dal figlio M.-E.-Léon, ebbero poi grande importanza nello sviluppo della scienza economica. Opere principali: De la nature de la richesse et de l'origine de la valeur (1831); Théorie de la richesse sociale ou Résumé des principes fondamentaux de l'économie politique (1849).