Rodin, Auguste
Scultore (Parigi 1840 - ivi 1917). Proveniva da una famiglia della piccola borghesia, e gl'inizi della sua formazione scolastica furono alquanto difficili, con un susseguirsi di successi e di scoramenti.
Nel 1862 entrò nella Congregazione dei Frati del " Santissimo Sacramento ", ma la sua vocazione artistica finì con l'avere il sopravvento. Nel 1864 fu accolto nell'atelier di Carrier Belleuse, scultore allora famoso, e incontrò Rose Beuret che fu la compagna della sua vita. Dal 1871 al 1877 seguì Carrier Belleuse a Bruxelles, nel 1875 compì un viaggio in Italia che fu fondamentale per la conoscenza diretta delle opere michelangiolesche. Nel 1877 venne esposta a Bruxelles l'Età del Bronzo che segnò l'inizio della sua fama.
Nel 1880 gli venne commissionata una porta per un museo di Arti decorative a Parigi, che doveva rappresentare un aspetto della Commedia: la Porta dell'Inferno, mai terminata ma che divenne il motivo ispiratore di molte sculture di grandissimo impegno, e della quale si conservano disegni e bozzetti al Museo Rodin di Parigi.
In un primo momento egli aveva immaginata la porta divisa in quattro pannelli per ogni anta, secondo uno schema simile a quello della Porta del Paradiso del Ghiberti di cui possedeva numerose riproduzioni. In un secondo momento, ispirandosi al Giudizio Universale di Michelangelo, pensò a una composizione senza cornice, con vari episodi da cui furono tratti l'Adamo, l'Eva, lo Spettro, il Pensatore, il Martire, il Figliol Prodigo, il Bacio, la Danaide, ecc., opere nelle quali ritroviamo le caratteristiche dell'arte di R., il suo impeto, la sua sensualità, la sua vocazione a un'interpretazione simbolica del dramma umano per la quale la suggestione dantesca aveva agito in lui in modo fondamentale.
Nel 1895 veniva inaugurata un'altra opera molto significativa, i Borghesi di Calais; nel 1897 venne esposto il Monumento a Balzac che non fu capito dai committenti e che testimoniò ancora una volta l'originalità dello scultore, la sua indipendenza dai conformismi, la sua importanza determinante alle soglie dei grandi rivolgimenti dell'arte contemporanea.