RAVIER, Auguste
Pittore, nato a Lione il 4 maggio 1814, morto a Morestel il 26 giugno 1894. Dopo un breve soggiorno a Parigi alla scuola di belle arti, tornò a Lione; per consiglio del Corot, nel settembre 1840 partì per l'Italia. Fortemente impressionato dalla tristezza della Campagna Romana, ne fece numerosi disegni e acquerelli leggieri. Tornato in Francia, si stabilì in campagna a Crémieu poi a Morestel, nell'Isère. Appassionato ai problemi dei fenomeni luminosi, il R. si dedicò a fissare sulla tela o sulla carta in paesaggi vibranti gli effetti della luce secondo l'ora e la stagione. Abbandonò piuttosto presto la pittura a olio per l'acquerello, variando instancabilmente i procedimenti e variando una tecnica che, nelle sue ricerche, è assai vicina a quella degl'impressionisti.
Ignorato durante la vita dal gran pubblico, ma apprezzato da amici come Corot, Français e Daubigny, ha oggi opere al Louvre, al Lussemburgo, al Petit Palais e in parecchi musei di provincia.
Bibl.: F. Thiollier, A. R., Saint-Étienne 1889; A. Germain, Un maître de pays, A. R., Lione 1902; P. Jamot, A. R., ivi 1921 (con l'epistolario dell'artista); id., Ravier en Italie, in Revue de l'art ancien et moderne, XLIV (1923), pp. 321-32; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934 (con bibl.).