Gratry, Auguste-Alphonse
Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Sacerdote dal 1832, dal 1840 fu direttore del collegio Stanislas a Parigi e successivamente (1846) «elemosiniere» all’École normale supérieure, diretta da É. Vacherot; entrato in polemica con questo, si dimise (1851) ed entrò nell’Oratorio (1852). Scrisse allora, tra l’altro, De la connaissance de Dieu (1853), La logique (1855), De la connaissance de l’âme (1857), La philosophie du Credo (1861; trad. it. La filosofia del credo). Nel 1861 lasciò la vita comune dell’Oratorio, pur restando oratoriano; a questo nuovo periodo risalgono Les sources: conseils pour la conduite de l’esprit (1862; trad. it. Le sorgenti), che formano la 6ª parte della Logique; La morale et la loi de l’histoire (1868); Lettres sur la religion (1869). Avendo aderito alla «lega della pace» fu pubblicamente disapprovato dal generale dell’Oratorio P. Pététot (1869); poi, durante il Concilio vaticano I, si oppose pubblicamente alla dichiarazione dell’infallibilità pontificia e si dimise dall’Oratorio; successivamente però, sancita dal concilio l’infallibilità, G. fece pubblico atto di sottomissione (1871). La filosofia di G. è in diretta polemica contro il razionalismo moderno. Egli sostiene che le prove tradizionali dell’esistenza di Dio vanno integrate da un più profondo fondamento umano; l’uomo nella sua stessa finitezza ha il senso dell’infinito che lo spinge alla ricerca di Dio: questa poi si svolge nell’ascesa attraverso tutti i gradi degli esseri finiti, fino all’essere infinito (è il «processo dialettico» di G., di origine schiettamente platonico-agostiniana). Il senso dell’infinito è desiderio del vero, di Dio: per questo, egli dice, la mente potrà riposare solo nella beatifica contemplazione di Lui. L’educazione dell’anima e la sua ascesa verso Dio sono i temi principali delle sue opere maggiori: De la connaissance de l’âme e Les sources, il suo capolavoro. Negli ultimi anni G. si dedicò anche a problemi di carattere umanitario e sociale (Les sources de la régénération sociale, 1871, nuova ed. della sua prima opera: Catéchisme sociale, 1848). Scrittore e oratore di rara finezza, G. esercitò larga influenza sulla spiritualità francese della fine del sec. 19°.