AUGUSTALIE
. Ad onorare Augusto ritornato il 12 ottobre del 19 a. C. dai successi diplomatici conseguiti nell'Oriente, il senato consacrò un altare alla Fortuna Reduce, dichiarò festivo il dì del ritorno e chiamò la nuova festa Augustalia. Da principio la solennità era celebrata con un sacrificio dei pontefici e delle vestali sull'altare della Fortuna Reduce; nell'11 a. C. vi si aggiunsero dei giuochi, che al tempo di Claudio duravano dal 3 al 12 ottobre. Augustalie erano celebrate per varie ricorrenze anche in altre città d'Italia e specialmente nelle province di lingua greca, dov'erano generalmente chiamate Σεβαστά o Σεβάστεια.
Diversi dai giuochi celebrati nelle Augustalie sembra siano, per espressa attestazione di Tacito (Ann., I, 15 e 54), i ludi Augustales istituiti nel 14 d. C. (Toutain, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiq. gr. et rom., III, p. 1377).
Bibl.: Th. Mommsen, Res gestae divi Augusti, 2ª ed., Berlino 1883, p. 46 seg., e Corp. Inscr. Lat., 2ª ed., I, p. 332; E. De Ruggiero, Diz. ep., I, p. 877 seg.; Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., II, col. 952.