Vedi AUGUSTA VINDELICUM dell'anno: 1958 - 1973
AUGUSTA VINDELICUM (Vindelicensis)
Città della Rezia (oggi Augsburg), alla confluenza del Virdo (Wertach) e del Licus (Lech), punto di unione di numerose vie di comunicazione, fondata da Druso, nel 15 a. C., su uno stanziamento indigeno più antico, come presidio militare sulla via Augusta che da Altino portava alle regioni danubiane.
Gli scavi hanno permesso di riconoscere l'andamento urbanistico, che non presenta strade perfettamente ortogonali. I resti di notevoli edifici pubblici, tra i quali le terme, mostrano la ricchezza di A. V. in epoca imperiale: come splendidissima colonia A. V. è ricordata da Tacito (Germ., 41).
Numerosi frammenti di pitture, alcuni con scene mitologiche, altri con motivi derivanti da quelli urbani di IV stile, rinvenuti in edifici pubblici e privati della città, testimoniano insieme ad alcuni frammenti di sculture fittili i rapporti artistici tra A. V. e Roma. Alcune stele funerarie di età imperiale, provenienti dalla necropoli e conservate nel museo della città, raggiungono notevoli valori stilistici, quali si ritrovano nelle sculture di pochissimi centri di arte provinciale. Ad artisti di A. V. del sec. XV risale la serie di immagini di imperatori romani, in bronzo (musei di Vienna e di Monaco di Baviera), che sono stati talora scambiati per antichi (v. sopravvivenza dell'antico).
Bibl.: E. De Ruggiero, Diz., s. v.: W. Schleiermacher, in Augusta 955-1955, Forsch. und Studien zur Kultur und Wirtschaftsgeschichte Augsburgs, Monaco 1955, p. 11 ss. Sugli scavi più recenti si vedano le relazioni pubblicate in Germania. Sulla topografia della città, L. Ohlenroth, in Germania, XXXII, 1954, p. 76 ss. Sulle pitture e i frammenti di scultura di terracotta, K. Parlasca, in Germania, XXXII, 1954, p. 293 ss. e Römische Wandmalereien in Augsburg, Materialhefte zur Bayerischen Vorgeschichte, Heft 7, Kallmünz-Opf. 1956. Sulle stele sepolcrali e il problema dell'arte provinciale ad A., L. Ohlenroth, in Germania, XXXI, 1953, p. 32 ss.