Scrittore croato (Zagabria 1838 - ivi 1881). Fu giornalista a Vienna; tornato in patria (1868), diresse il Teatro Nazionale e la principale rivista letteraria croata, Vijenac ("Il serto"). Dopo esordî poetici legati a temi epici e d'occasione, si consacrò alla novella e al romanzo storici (Zlatarevo zlato "L'oro dell'orefice", 1871; Seljačka buna "La rivolta contadina", 1877). Per il teatro lavorò anche come autore (Ljubica "Violetta", 1866), critico e traduttore. Le sue concezioni artistiche (esposte nell'articolo Naša književnost "La nostra letteratura", 1865) ebbero grande influenza sulla generazione successiva; la sua figura e la sua opera segnano il passaggio della letteratura croata dal romanticismo al realismo.