PETERMANN, August
Geografo e cartografo, nato a Bleicherode il 18 aprile 1822, morto suicida a Gotha il 25 settembre 1878. Discepolo di Ermanno Berghaus, dal quale ebbe soprattutto (1839-45) l'istruzione e l'indirizzo cartografico, passò poi in Inghilterra, nell'istituto cartografico Keith di Edimburgo e in seguito a Londra, dove nel 1847 fondò un proprio istituto cartografico; esso si procurò fama per alcune notevoli pubblicazioni, fra le quali un Atlas of physical Geography (1849). Nel 1854 il P. entrò nell'istituto J. Perthes di Gotha, dove l'anno dopo fondò le Petermanns Mitteilungen e dove svolse tutta la sua attività fino alla morte.
Egli acquistò autorità grandissima nella discussione di questioni di geografia generale (come la partizione degli oceani) e di geografia polare (il dibattuto problema del "mare libero del Polo" che egli combatté) e africana; promosse e incoraggiò viaggi di esplorazione soprattutto nel continente africano (ad es., la famosa spedizione Barth-Richardson) e nelle regioni polari, curando poi la sollecita pubblicazione dei primi risultati nel suo periodico, che aveva appunto questo scopo precipuo e acquistò pertanto una diffusione e una rinomanza mondiali. Il P. eccelse come cartografo e fondò una scuola, dalla quale uscirono molti dei migliori cartografi tedeschi, come E. Ravenstein, suo collaboratore a Londra, B. Hassenstein, E. Debes, H. Habenicht, L. Friederichsen, ecc. Tra i numerosi lavori cartografici da lui esequiti o diretti sono da ricordare le carte annesse ai viaggi del Barth, la grande carta Inner-Afrika in 10 fogli (1862-63) e molte altre carte dell'Africa e di altri paesi annesse alle Petermanns Mitteilungen o ai Supplementi; inoltre la carta degli Stati Uniti in 6 fogli e quella dell'Australia in 9 fogli per l'Atlante Stieler. Finché egli visse, la sua influenza si manifestò in tutte le attività dell'Istituto Perthes.
Bibl.: E. Weller, Leben und Wirken A. P., Gotha 1914.