AUFIDIO
Nome di varî giuristi romani. Due di essi, A. Tucca e A. Namusa, sono citati da Pomponio (Dig., I, 2, De orig. iur., 2, 44) come allievi del grande contemporaneo di Cicerone, Servio Sulpicio Rufo; il terzo, Aufidio Chio, citato in un passo di Ulpiano, sembra essere vissuto sotto Domiziano. È probabile che tutte le citazioni fatte dagli autori col semplice nome di Aufidio, compresa quella del grammatico Prisciano (8, 4, 18), si riferiscano a Namusa.
Bibl.: O. Lenel, Palingenesia iuris civilis, I, Lipsia 1889, coll. 75-76; P. Krüger, Geschichte der Quellen und der Literatur des röm. Rechts, 2ª ed., Monaco 1912, pp. 69 e 161.