AUDIZIONE COLORATA
. È quel fenomeno psichico, chiamato anche sinestesia, sinopsia, sensazione associata o falsa o secondaria, consistente nella rappresentazione mentale visiva (eccezionalmente obiettivata) più o meno vivace a seconda del potere di visualizzazione individuale, indotta da una sensazione o da una percezione o anche da una idea ordinariamente estranea ad essa. Funzionano da induttori le lettere, le sillabe, i nomi, i numeri, i giorni della settimana, i suoni, ecc.; le sensazioni indotte sono costituite da immagini visive luminose o colorate (fotismi) o da rappresentazioni di figure o di tracciati (diagrammi, schemi) ovvero da rappresentazioni di un essere immaginario o concreto (personificazioni). Sono relativamente numerosi, specialmente fra i giovani e i fanciulli, i soggetti che vedono, per esempio, la a rossa, la e gialla, la i bianca, lunedì verde, martedì rosso, un suono di un colore e un suono di un'altra tinta. Il pittore B. Celentano, fra gli altri, udiva rossi i suoni delle trombe; altri, citati da Flournoy, vedevano bianco il canto del gallo, argentino il fischio della locomotiva, arancione il belare delle capre e così via.
Bibl.: Claparède, L'audition colorée, in Revue philosophique, 1900; Lemaître, in Archive de Psychologie, III (1904); Ayala, Sull'audizione musicale iconografica, in Riv. sperim. di freniatria, XXXV (1909), fascicoli II-III.