ATTONE I, arcivescovo di Magonza
Probabilmente di nobile famiglia sveva, nacque verso l'830. Fu educato nella scuola del convento di Fulda, dove poi visse come monaco. Abate della abbazia imperiale di Reichenau (888), poi anche di quella di Ellwangen, ebbe presto influenza sui Carolingi tedeschi; sì che nell'891 il re Arnolfo, di cui egli era già consigliere, lo scelse come arcivescovo di Magonza.
A. accompagnò il re in Italia in ambedue le spedizioni. A Tribur (ora Trebur, nell'Assia), nell'895, presiede il sinodo e vi è fautore dell'autorità imperiale; nell'896 riceve il pallio da papa Formoso. Ancor più notevole fu l'influenza esercitata da lui sulla reggenza durante la minore età di Lodovico il Fanciullo (900-911); insieme con il vescovo Salomone III di Costanza egli fu il vero reggente. Fu instancabile contro i perturbatori della pace: così, quando la famiglia dei conti di Babenberg contendeva per il primato nel ducato di Franconia con quella dei Corradini, volle che il re facesse una spedizione contro Adalberto conte di Babenberg, perché aveva turbato la pace; il conte si arrese e fu decapitato (906).
Anche Corrado I, agl'inizî del suo regno, si giovò dell'appoggio di A., il quale protesse altresì la cultura. L'abate Reginone di Prüm gli dedicò la sua raccolta canonistica De synodalibus causis et disciplinis ecclesiasticis (ed. Wasserschleben, Lipsia 1840). A. si rese benemerito promovendo costruzioni nell'isola di Reichenau e nel duomo di Magonza e ampliando questa città. Morì a Magonza il 15 maggio 913.
La leggenda si occupò ben presto dell'autorevole difensore del potere regio contro i duchi riottosi, raffigurandolo a foschi colori, come tessitore d'intrighi; ed è noto ch'egli passò per il costruttore del Mäuseturm sul Reno presso Bingen. Anche nei riguardi della sua fine, la leggenda posteriore affermò che il diavolo lo aveva precipitato dentro l'Etna.
Bibl.: E. Dümmler, Geschichte Ostfrankens, III, 2ª ed., Lipsia 1888; W. von Giesebrecht, Geschischte der deutschen Kaiserzeit, I, 5ª ed., Lipsia 1881; A. Hauck, Kirchengeschichte Deutschlands, II-III, 3ª e 4ª ediz., Lipsia 1902-1906; Will, in Wetzer e Welte, Kirchenlexikon, V, 2ª ed., Friburgo in B. 1888, coll. 1527-29; Wagemann e Hauck, in Realencyklopädie für protestantische Theologie und Kirche, VII, 3ª ed., Lipsia 1899, pp. 477-478.