MOMIGLIANO, Attilio (App. I, p. 861)
Critico letterario, morto a Firenze il 2 aprile 1952.
Costretto a lasciare la cattedra fiorentina a causa delle leggi razziali (vi ritornò nel 1945), il M. continuò la sua attività, pubblicando sotto lo pseudonimo di Giorgio Flores sulla rivista Leonardo (anonima uscì invece l'edizione degli Amori del Savioli, Firenze 1944), o componendo una ricca serie di scritti che videro la luce dopo la Liberazione: Dante, Manzoni, Verga (Messina 1944), Cinque saggi (Firenze 1945), Elzeviri (ivi 1945), Introduzione ai poeti (Roma 1946), Ultimi saggi (postumo, Firenze I954), dove la sua vocazione d'interprete finissimo di poesia appare ancor più schietta e vigile. Gli ultimi anni vennero impiegati in due felici lavori di commento: la Divina Commedia (ivi 1945-47, una delle sue opere più personali), e I Promessi Sposi (ivi 1951).
Bibl.: L. Russo, La critica letteraria contemporanea, III, Bari 1943, pp. 77-119; G. Petronio, in N. Antologia, maggio 1947; C. Varese, Cultura letteraria contemp., Pisa 1951, pp. 363-371; A. Bocelli, in Il Mondo, 19 aprile 1952; W. Binni, Un uomo ed un maestro, in Lavoro nuovo, 7 maggio 1952; V. Branca, Ricordo di A. M., in Notiziario della scuola e della cultura, VII (1952), n. 11-12; G. Getto, Poeti, critici e cose varie del Novecento, Firenze 1953, pp. 138-161; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954, pp. 318-323; M. Fubini, Critica e poesia, Bari 1956, pp. 418-444.