Figlio del precedente; durante il regno del fratello maggiore Eumene II (197-59 a. C.) cooperò lealmente con lui e con i Romani, dei quali il regno di Pergamo era alleato, combattendo a Magnesia (190) contro Antioco III, contro i Galati (189), contro Prusia II re di Bitinia e Farnace re del Ponto, e a Pidna (168), sempre con i Romani, che lo avrebbero anzi appoggiato in un eventuale tentativo di salire al trono. Divenuto, alla morte di Eumene II (159), tutore del nipote minorenne, il futuro Attalo III, si comportò da vero e proprio sovrano: lottò a lungo di nuovo contro Prusia (156-153) e sostenne Alessandro Bala pretendente al trono della Siria che era allora occupata da Demetrio I (153-150). Fu, come gli altri Attalidi, amante delle lettere e delle arti.