Scrittore giapponese (Akita 1776 - ivi 1843), della scuola dei Wagakusha; allievo di Motoori Norinaga, ebbe parte importante nella rinascita dello shintoismo, e nella evoluzione spirituale che precedette la restaurazione dell'autorità imperiale del 1868. Le sue numerose opere riguardano soprattutto l'antica storia e la letteratura indigena. La più importante è il Koshiden ("Commento all'antica poesia"), in 32 volumi. La sua attività, contraria agli interessi dello shōgun, gli procurò, da parte di questo, l'invito a cessare di scrivere (1841), per cui egli si ritirò ad Akita.