ATENOLFO
Figlio di Landolfo I, appartiene alla dinastia "capuana" dei principi di Capua-Benevento, potentati che erano stati riuniti in un solo dominio dal 900 ad opera di Atenolfo I. Va tuttavia osservato che questi principi, e i loro successori, nei documenti son detti Langobardorum gentis principes e non propriamente principi di Capua o di Benevento.
A. III risulta associato al padre Landolfo I e, contemporaneamente, allo zio Atenolfo II dal 933 al 940; e, inoltre, al fratello Landolfo II dal 940 al 943, anno nel quale venne a morte.
Di fatto non esercitò mai il potere come capo della dinastia.
Si deve anche notare che tutti i numerosi membri della famiglia dinastica capuana, che si ramificava in vaste parentele collaterali, costituivano su un piano di parità un'aristocrazia militare, la quale traeva la sua prosperità e il suo prestigio dal possesso della terra: a ognuno di essi era assegnato uno dei gastaldati o una delle contee in cui si frantumavano i principati longobardi meridionali. Pertanto, salvo le eccezioni, i membri della famiglia costituivano una classe assai compatta per la comunanza degli interessi. In tal senso l'opera di A. risulta allineata con quella dei dinasti ai quali fu associato.
Particolarmente attivo egli fu nella politica antibizantina che la dinastia svolse per buona parte del sec. X, dopo che, alla fine del secolo precedente, sembravano cessati i pericoli che a danno della Longobardia meridionale si erano abbattuti dal nord, da parte dell'impero occidentale.
Alla compagine della nazione dei Longobardi del sud A. concorse sposando Rotilde, figlia del principe salernitano Gugimario II, il quale, vedovo, sposò a sua volta la cugina di lui, Gaitelgrima, figlia di Atenolfo II: matrimoni questi che strinsero più saldi legami fra le dinastie dei principi di Capua-Benevento e di Salerno.
Fonti e Bibl.: B. Capasso, Monumenta ad Neapolitani Ducatus historiam pertinentia, I, Napoli 1881, p.117; G. Gay, L'Italia meridionale e l'impero bizantino, Firenze 1917, pp. 190-197; M. Schipa, Il mezzogiorno d'Italia anteriormente alla monarchia, Napoli 1923, pp. 106-108; N. Cilento, La cronaca dei conti e dei principi longobardi di Capua dei Codici Cassinese 175 e Cavense 4 (815-2000), in Bullett. d. Ist. stor. ital. per il M.E., LXIX (1957), pp. 1-65.