ATENE 1826, Gruppo di
Si tratta di un gruppo di lèkythoi a figure rosse ed a fondo bianco, raffiguranti, in massima parte, scene di congedo fra guerrieri ed un vecchio, o fra la madre ed il figlio, scene generiche di donne a colloquio; rari i colloqui presso la tomba (soltanto nelle lèkythoi 1825 e 13701). Le lèkythoi a figure rosse sono pochissime ed hanno lo stesso tema di quelle a fondo bianco, cioè un colloquio fra donne.
La lèkythos 1826 di Atene, con colloquio fra la padrona e la propria ancella che si scambiano fiori per una ghirlanda, rivela un disegno sobrio e sicuro, con una particolare predilezione per il chitone dorico; i capelli, raccolti posteriormente in un nodo maestoso, si dispongono sulla fronte in piccoli riccioli; quelli delle due dee sulla lèkythos berlinese, e dell'ancella 1826, sono invece disposti in masse semicircolari sulla fronte, ricordando le acconciature dello stile severo. Parecchie delle lèkythoi attribuite al Pittore di A. 1826 erano già state date dal Buschor al Pittore delle Iscrizioni, nome sotto cui, però, in parte erano accolti anche vasi che il Beazley riteneva del Pittore di Achille e di altri a lui vicini. Il Pittore di A. 1826 risente dello stile ancora severo con un certo manierismo, e sta vicino alla fase più tarda del Pittore di Achille. La cronologia che gli si può dare è quella del periodo fra il 440 ed il 430 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., pp. 465-67; E. Buschor, Attische Lekythen der Parthenonzeit, Monaco 1925, pp. 16-17. Lèkythos di Atene 1826: W. Riezler, Attische weissgrundige Lekythen, Monaco 1914, tav. 10; lèkythos di Berlino 2444: Riezler, op. cit., tav. 15; lèkythos di Camarina a f. r.: P. Orsi, in Mon. Ant. Linc., XIV, pp. 844, 846, 911; lèkythos di A. 1825: Collignon-Couve, Cat. Vases gr. Mus. Athènes, Parigi 1902-1904, n. 1632; lèkythos di A. 13701; Beazley, p. 457, n. 3.