Vedi ATENA LUCANA dell'anno: 1958 - 1994
ATENA LUCANA (Atēna, Atēna)
Centro antico su un'altura del Vallo di Diano, presso la riva destra del Tanagro. In età preromana fu abitata da una popolazione indigena, di cui si hanno documenti costituiti da vasi con decorazione geometrica, trovati in tombe: essi sono simili a quelli trovati in necropoli di altre località del Vallo di Diano: Sala Consilina e Padula. Plinio (Nat. hist., iii, 15, 97), menziona gli Atenates o Atinates tra gli altri popoli della Lucania. In età romana fu municipio, ed ebbe quattuorviri iure dicundo; nel Liber coloniarum è ricordata come prefettura. Fu aggregata alla tribù Pomptina. Sulla sommità della collina sulla quale sorge, sono ancora visibili scarsi resti delle mura poligonali di un'arce preromana; nel centro abitato, oltre ai frammenti di una grande iscrizione, che era nel Foro (quella che menziona i quattuorviri), sono visibili, incorporate in muri moderni, alcune stele funerarie. Presso la piazza principale sono alcuni grossi blocchi appartenenti all'anfiteatro, e fuori dell'abitato, presso una casa colonica, è una statua loricata d'età imperiale.
Bibl.: G. Raccioppi, Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata, Roma 1889, p. 368; M. Lacava, Istoria di A. L., Napoli 1893; C. I. L., X, 330 ss., 8097 ss.; Not. Scavi, 1897, 1901, 1926.