ATANARICO
. Capo visigoto, figlio di Rotesteo. Conosciamo l'anno e il giorno della sua morte (25 gennaio 381), ma non quelli della nascita. Appartiene, ad ogni modo, a quel periodo singolarmente procelloso in cui i Goti stanziatisi sul Danubio, ma non ancora penetrati nell'interno del territorio romano, vi erano tuttavia oramai tanto vicini da sentirne l'influsso sul loro incivilimento e sul loro svolgimento sociale e politico. Si sa di A. che fu uno di quelli che contrastavano fieramente la romanità: fu pertanto accanito avversario di Ulfila ch'egli perseguitò specialmente nel 348. Nel 369 fu sconfitto da Valerio e nel 375 costretto a fuggire davanti agli Unni, che irrompevano dall'Asia. Resosi poi inviso anche ai suoi, finì per sollecitare la protezione dei Romani, e più specialmente di Teodosio imperatore, nel 380.
Bibl.: Seek, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 1934-35.