Racconto dello scrittore francese F.-R. de Chateaubriand (1768-1848), il cui titolo, per esteso Atala, ou les amours de deux sauvages dans le désert, deriva dal nome della protagonista. Concepito, al pari di René, quale episodio dell'epopea indiana dei Natchez e poi con esso inserito, come esemplificazione, nel Génie du christianisme, ma pubblicato a sé, in anticipo su questo, nel 1801, è ritenuto uno dei testi fondamentali del romanticismo europeo.
Narra di una giovane pellerossa convertita al cristianesimo che suggella con la morte il contrasto fra passione e legge morale.