ASVIN ("signore dei cavalli")
Nome di due divinità indiane. Figli gemelli del cielo, gli Aśvin sono rappresentati come eternamente giovani e belli, compassionevoli verso gli uomini, che salvano da ogni sventura, ma particolarmente dal naufragio; conoscitori d'ogni rimedio, sono medici celesti e presiedono anche alla generazione. Il loro mito è connesso con il fenomeno luminoso del mattino: quando essi aggiogano i cavalli al carro, nasce l'Aurora; loro sposa è Sūryā, figlia del sole, e ogni giorno compiono il giro del cielo sul loro cocchio dorato. L'origine del mito, come pure la ragione del nome, non è chiara: secondo alcuni, essi rappresentano il crepuscolo, metà oscuro e metà luminoso; secondo altri, la stella del mattino e la stella della sera.
Bibl.: H. Oldenberg, La religion du Véda (trad. fr. di V. Henry), Parigi 1903, p. 173 segg.; A. Hillebrandt, Vedische Mythologie, Breslavia 1910, p. 38 segg.; E. W. Hopkins, Epic Mythology, Strasburgo 1915, pp. 167-169; V. Papesso, Inni del Rigveda, I, Bologna [1929], pp. 41 seg., 114.