ASUNCIÓN (A. T., 155-156)
Città dell'America Meridionale, capitale della repubblica del Paraguay. È situata sulla riva sinistra del Paraguay, in terreno lievemente ondulato, alla lat. S. di 25°16′49″, alla long. O. di 59°59′10″, e a 98 m. s. m. Il clima è caldo e umido. La temperatura media annua è di 22°,5, quella del giugno di 16°,1 e del dicembre 27°. Le piogge, molto abbondanti da ottobre a maggio, nel resto dell'anno cadono meno di frequente, senza tuttavia un vero periodo secco. Asunción riceve annualmente, in media, 1415 mm. di piogge.
La pianta di Asunción è assai regolare, con le strade che s'incrociano ad angolo retto, formando un vasto, monotono reticolato. Gli edifici si presentano, peraltro, di aspetto assai vario: accanto a basse casette di tipo coloniale, con il caratteristico patio, sorgono ricche ville e palazzi moderni a più piani. Tra gli edifici pubblici sono da ricordare la cattedrale, la chiesa dell'Incarnazione, il palazzo del governo e quello del Congresso. Una caratteristica della città è data dal gran numero di giardini e dalla frequenza di logge e di porticati. Le strade, percorse da linee tranviarie che raggiungono anche i sobborghi, sono per lo più ampie, ma pavimentate male, con grave danno della circolazione: alcuni veicoli, come le biciclette e le motociclette, sono tuttora rarissimi ad Asunción, appunto a causa della difettosa pavimentazione della città.
Si calcola che al principio del secolo XIX Asunción avesse una popolazione di circa 7500 abitanti (asuncenos), saliti poi a 48.000 nel 1857, prima della guerra con il Brasile, l'Argentina e l'Uruguay coalizzati. Quando la città fu occupata dai Brasiliani, nel 1869, la sua popolazione era discesa a soli 15.000 abitanti, che risalirono a 22.000 nel 1879. Nel giugno 1926 (censimento civico) la popolazione risultò di 113.700 abitanti. Le colonie straniere più numerose sono costituite da Argentini, Spagnoli e Italiani. Questi ultimi sono circa 150.
Asunción è il centro della vita politica ed economica del Paraguay. In essa infatti risiedono gli alti poteri dello stato e i rappresentanti diplomatici e consolari delle varie nazioni; e per essa passa circa l'80% delle importazioni e il 40% delle esportazioni paraguayane. Il gran fiume che la bagna è una magnifica via di comunicazione, e si presta tanto alla navigazione a vapore quanto alla navigazione a vela, attivissima. Il porto, fornito di moli spaziosi e bene attrezzato, è raggiunto anche da navigli marittimi e ha un forte movimento di merci e di passeggeri. Servizî regolari di navigazione lo congiungono con Buenos Aires: i battelli fluviali impiegano circa quattro giorni per risalire il Paraná e poi il Paraguay fino ad Asunción. Le due capitali sono congiunte anche da un'importante linea ferroviaria, percorsa in due giorni da un treno bisettimanale. La maggior parte del traffico di Asunción si svolge con Buenos Aires e con Montevideo. Le industrie (molini a vapore, fonderie, officine meccaniche, distillerie, saponifici, fabbriche di fiammiferi, di ghiaccio, di olî, una grande fabbrica di birra, ecc.) sono presentemente poco importanti, ma hanno possibilità di sviluppo. Caratteristica è l'industria casalinga dei cosiddetti ñandutí (voce guarani che significa "tela di ragno"), pizzi di filo di seta, ammirevoli per la finezza del disegno e l'armonia delle tinte.
Asunción è anche il maggior centro culturale del Paraguay: vi si trovano l'Università nazionale, costituita da due sole facoltà (medicina e diritto); un museo di storia naturale; un museo storico-artistico; un importante giardino botanico. Vi si stampano sei quotidiani e alcune riviste, e vi hanno sede il Banco mercantil del Paraguay, il Banco Paraguayo, il Banco agrícola del Paraguay e altri minori istituti bancarî.
Storia. - Juan de Ayolas, che per ordine dell'Adelantado del Plata cercava una via di comunicazione con il Perù, suggerì la convenienza di fondare sulla riva del fiume Paraguay una fortezza, "amparo y reparo de la conquista", che ebbe nome dalla festività del giorno (15 agosto 1537). Il vero fondatore della città fu Juan de Salazar. Scomparso Ayolas, Domingo Martínez de Irala popolò il luogo con le genti di Buenos Aires e di Corpus Christi e lo governò fino all'arrivo dell'adelantado Alvaro Núñez Cabeza de Vaca. Asunción, per la sua situazione geografica, fu il centro strategico delle spedizioni alle montagne del Plata (1542) e al Perù (1549) e delle Missioni del Guayrá e del Paraná (1617), inizio delle note reducciones (insediamenti) gesuitiche. L'importanza di Asunción cominciò verso il 1618 quando, smembrato il vicereame del Plata, la città si arrogò l'ufficio di capitale del Paraguay e si fece rivale di Buenos Aires. Alla fine del sec. XVII, con l'unione di tutte le Missioni si costituì un vero impero gesuitico paraguaiano (che nel 1764 aveva 34 villaggi e 100.000 abitanti); ma la sua rovina provocò anche la rovina di Asuncion, che nel 1776 rimase a far parte del nuovo vicereame del Río de la Plata. Nel 1811 si organizzò in essa una Giunta indipendente e durante molti anni il suo consiglio municipale si atteggiò a parlamento nazionale. Il dittatore Gastón Francia la distrusse e la ricostruì nel suo stato attuale. Dopo la guerra contro l'Argentina, il Brasile e l'Uruguay, ad Asunción si fece la pace e si proclamò la vigente costituzione paraguaiana, giurata per la prima volta da Rivarola nel 1870.
Bibl.: L. Lugones, El Imperio Jesuítico, Buenos Aires 1904; P. Pastells, Hist. de la Comp. de Jesús en la prov. del Par., voll. 4, Madrid 1912-1923.