astio
Col valore di " gelosia ", " rancore " che muove da invidia, in Pg VI 20 Vidi... l'anima [di Pier de la Brosse] divisa / dal corpo suo per astio e per inveggia /... non per colpa commisa. In antico a. aveva frequentemente il significato di " invidia " (v. ASTIOSO e cfr. B. Latini Tesoretto 1447-1450 " chi s'abandona / per astio di persona, / e per sua vanagroria / esce de la memoria "); probabilmente quindi per astio e per inveggia del passo dantesco è una dittologia sinonimica, come è dato pensare anche per l'esempio di Bono Giamboni: " conoscendo il povero ... che il ricco ha e tiene alcuna cosa di sua ragione, sì gliene porta molto astio ed invidia " (in Trattati morali, Firenze 1867, 62).