astigmometro
astigmòmetro [Comp. di astigm(atismo) e -metro] [FME] [OTT] Strumento, ideato da H.L.F. Helmholtz e perfezionato da L.E. Javal e H. Schiötz, per misurare l'astigmatismo dell'occhio; è anche detto oftalmometro. È costituito (fig. 1) da un cannocchiale C intorno al cui asse può rotare un settore circolare graduato posto in un piano passante per l'asse medesimo e con il centro su esso; sul settore sono scorrevoli due mire luminose M₁ e M₂, l'una a forma di scaletta doppia e l'altra rettangolare; allineato l'asse del cannocchiale con gli assi dell'occhio osservatore O, e dell'occhio osservato O', il medico guarda attraverso di esso le immagini che delle due mire si formano sulla cornea dell'occhio osservato e sposta, mediante apposito comando, le mire e il settore sino a che le due immagini risultano a contatto e due linee di fede tracciate sulle mire stesse appaiono allineate su un'unica retta orizzontale, che dà la direzione di uno degli assi principali dell'occhio (fig. 2); rotando di 90° il settore, se non c'è astigmatismo la posizione reciproca delle due immagini resta invariata (fig. 3), altrimenti esse o si sovrappongono o si allontanano (fig. 4: occhio affetto da astigmatismo diretto): si assume a misura dell'astigmatismo lo spostamento angolare cui si devono assoggettare le mire perché le due immagini ritornino nella posizione primitiva.