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ASTERĀBĀD

di Giuseppe CARACI - Enciclopedia Italiana (1930)
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ASTERĀBĀD (A. T., 92)

Giuseppe CARACI

D È una delle più piccole (14.592 kmq.) provincie della Persia ed occupa l'angolo sud-orientale del Caspio, limitata a nord dal corso inferiore dell'Atrek, che serve di confine col Turkmenistan russo; a oriente dal Khorāsān; a mezzodì dalla catena dello Shāh Kūh, che la divide dal Damghan, e ad ovest dal Māzanderān. Il paese, aspro e montuoso nella sua parte meridionale, si appiattisce verso il mare in una bassura acquitrinosa e malsana, orlata di lagune e incisa da golfi, nella quale sfociano i molti fiumi e torrenti che scendono al Caspio, nessuno dei quali tuttavia veramente notevole. La provincia è ricoperta per la più parte di foreste e di pascoli; nella pianura e nelle valli prosperano il cotone, i cereali e soprattutto il riso, che rappresenta la coltura predominante e dà un discreto prodotto. Il territorio ha anche buone risorse minerali (rame, ferro, argento e carbone), ma solo il piombo è localmente sfruttato e non con sistemi moderni. Nuocciono al progresso della regione la sua generale insalubrità e la deficienza di vie di comunicazione: queste, di regola, seguono nella buona stagione i letti asciutti dei torrenti.

Celebre durante il Medioevo per le sue sete e il commercio con cui valorizzava la sua felice posizione di transito tra Īrān e Tūrān, l'Asterābād ha oggi importanza soprattutto per i prodotti agricoli e lo sfruttamento delle foreste, che dànno legno pregiato. La popolazione, quasi tutta di contadini e di allevatori, ammonta a circa 100.000 abitanti, concentrati per i tre quarti nella zona costiera.

Fra i centri abitati l'unico che meriti ricordo è la capitale Asterābād, che sorge probabilmente sul luogo della Ζαδράκαρτα di Arriano, in ottima posizione naturale. Il nome moderno si fa derivare da voci persiane che valgono "stella" o "mulo"; quest'ultima accezione richiama l'importanza della località per il commercio carovaniero, che di lì faceva capo da un lato a Herāt e Meshhed, dall'altro a Teherān ed Isfāhan. La transcaspiana che da Krasnovodsk va verso Merv e Buchara ha assai danneggiato Asterābād; tuttavia questa rimane uno dei centri più notevoli della Persia; notevole perché è anche tutta in pietra, date le necessità del clima umido e con frequenti rovesci di pioggia. Asterābād è detta Dār al- Mu'minīn o "casa dei credenti", perché considerata rifugio di sunniti. Conta circa 25 mila abitanti. Il suo sbocco sul Caspio è Bänder-i Gäz, il più sicuro e il meglio protetto dei porti sulla sponda meridionale di quel mare.

Vedi anche
Ziyàridi Dinastia persiana musulmana, che regnò sulle regioni costiere del Caspio meridionale nei secc. 10°-11° d. C. Oltre al Giurgiān e al Ṭabaristān, il loro potere si estese per qualche tempo nel Gibāl (antica Media) sino alle frontiere della Mesopotamia. Khorasan Regione storica dell’Asia, corrispondente alla provincia più orientale dell’Impero persiano. Oggi è divisa in 3 parti: all’Iran è restata la parte sud-ovest con capoluogo Mashhad, al Turkmenistan la parte nord, all’Afghanistan la parte sud-est (Herat). Dal 2004 il K. iraniano è stato suddiviso nelle ... Persia Nome con cui si è tradizionalmente indicato in Occidente l’attuale Iran e in taluni casi l’intera regione iranica. Con riferimento allo Stato, il nome P. è stato usato fino al 1935, quando fu adottato ufficialmente Iran. La forma Perside si trova usata presso gli storici antichi per indicare la regione ... sunniti Seguaci ortodossi dell'islamismo, di cui costituiscono la maggioranza; sin dalla metà del 1° sec. dell'egira, i s. assunsero tale nome per affermare che essi soltanto erano i seguaci della vera tradizione o sunna di Maometto (mentre gli sciiti seguono anche quella dei suoi discendenti). La prima caratteristica ...
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