ASSURBANIPAL (assiro Ašsur-bān-apli "Aššur è procreatore di un figlio")
Fu l'ultimo grande re d'Assiria e regnò dal 669 al 626 a. C. Fu, insieme con ǎmaššumukīn (Sǎmaš-šum-ukīn), figlio del re Asarhaddon (v.). Durante il suo regno la potenza e la civiltà assire raggiunsero l'apice della loro ascensione. Mentre suo padre era riuscito ad abbattere il grande avversario d'occidente, l'Egitto, A. fiaccò il nemico ereditario d'oriente, l'Elam, e l'alleanza di popoli che insieme con l'antica rivale, la Babilonia, aveva cercato di nuovo di scuotere il pesante giogo assiro. La sua guerra contro la alleanza nemica presenta anche un lato profondamente umano per la circostanza che di essa faceva parte anche suo fratello Šamaššumukīn, il quale per disposizione di Asarhaddon era diventato re di Babilonia sotto l'alto protettorato assiro. La politica lungimirante del padre non valse però a calmare lo spirito ribelle dei Babilonesi i quali, memori delle glorie e della libertà del passato, riuscirono a trarre dalla loro parte anche l'assiro Šamaššumukīn, facendogli probabilmente intravvedere la possibilità di cingere anche la corona d'Assiria. Tutta la Babilonia, l'Elam, i nomadi dei confini arabi e altre tribù facevano parte della grande coalizione per abbattere l'impero assiro. Assurbanipal seppe resistere, portò le sue armi in Babilonia, penetrò nell'Elam e riuscì a conquistarne la capitale. Egli decise di cancellare una volta per sempre dalla carta politica dell'Asia anteriore il regno elamico e di liberare così il suo paese anche dal nemico d'oriente. Fece saccheggiare e distruggere tutto il paese e lo incorporò nell'impero assiro; ma la sua politica di distruzione si rivelò più tardi come un grande errore. Sparito l'Elam, che fungeva da stato cuscinetto tra l'impero assiro e le giovani e vigorose orde che di là dai monti si apprestavano a invadere la valle dell'Eufrate e del Tigri, queste trovarono la porta aperta verso la pianura, e al loro assalto l'Assiria non poté resistere. La caduta di Ninive (612) è per buona parte una conseguenza della politica sbagliata di A. verso l'Elam (v. babilonia e assiria: Storia).