ASSOUCY o assouci, Charles Coypeau d'
Nato a Parigi nel 1605 da famiglia originaria di Cremona per parte paterna e da madre lorenese, è rimasto noto quale autore dell'unica testimonianza superstite relativa alla vita di Molière quale capocomico in provincia. Per alcuni mesi, infatti, l'A. visse in compagnia del Molière e dei Béjart, che incontrò a Lione nel luglio del 1655, e seguì poi ad Avignone, a Pézenas e a Narbona. Quivi imprigionato, attraverso la Provenza passò poi in Italia (Les aventures d'Italie, stampate a Parigi nel 1677 offrono un ragguaglio pittoresco e romanzesco delle sue fortune), e, venuto alla corte di Torino, fu dapprima bene accolto, indi congedato per le sue stravaganze e i suoi cattivi costumi. Analoga sorte e maggiori tribolazioni ebbe alla corte di Mantova e a Roma; su denuncia d'un paggio, compagno di dissolutezze, fu gettato nelle carceri del Sant'Uffizio, dove, per difendersi dall'accusa di ateismo, scrisse un trattatello: Pensées de M. d'Assoucy dans le Saint Office de Rome (1678), che gli valse la libertà. Rientrato a Parigi, vi ritrovò Molière, ormai all'epilogo della sua carriera, e con lui disputò circa la musica del Malade imaginaire, in un primo tempo promessagli. La fine del celebre commediografo gl'ispirò l'Ombre de Molière. Dopo un'altra prigionia, a cui fu condannato di nuovo probabilmente per il suo vizio erotico, ritornò sonatore di liuto a servizio del re, e, pubblicato il trattatello suddetto e la narrazione delle sue fortune, morì in pace nel 1677. Aveva avuto Cirano di Bergerac come rivale, ed era della sua scuola, e di quella di Saint-Amant e di Théophile de Viau. Basta qualche titolo a definire la sua maniera: Le jugement de Pâris en vers burlesques (1648), Ovide en belle humeur (1650), Le ravissement de Proserpine (1653).
Ediz.: Oeuvres, Parigi 1668; Aventures burlesques (contiene la ristampa de La prison de M. d'Assoucy, de Les pensées de M. d'Assoucy dans le Saint Office de Rome, de Les aventures de M. d'A., de Les aventures d'Italie de M. d'A.), Parigi 1858.
Bibl.: P. Brun, Autour du XVII siècle, Parigi 1901; E. Henriot, Les livres du second rayon, Parigi 1926.